L’ammontare delle bollette dei canoni del consorzio di bonifica di Ragusa è praticamente quadruplicato. La riduzione del sostegno finanziario proveniente dalla Regione si è risolto, alla fine, in un esborso notevole per gli agricoltori che, già alle prese con virosi di vario tipo, oltre che con la crisi del settore, si sono trovati a dovere subire pure questa mazzata da cui rischiano di non riprendersi più.
Per questo motivo, l’on. Orazio Ragusa ha scritto una lettera aperta all’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, chiedendogli di valutare in che termini è possibile intervenire nel tentativo di calmierare gli importi delle bollette della bonifica che, tra l’altro, se non corrisposte, saranno iscritte a ruolo con tutte le conseguenze, in termini di accanimento da parte degli enti di riscossione, che ciò può comportare. “E’ una situazione kafkiana da cui la Regione ci deve indicare in che modo uscire – sottolinea l’on. Ragusa – da un lato si aumentano a dismisura le richieste di pagamento in carico agli agricoltori, dall’altro questi ultimi rischiano di non potere più lavorare, di chiudere le proprie aziende, lasciando che tutto il comparto imbocchi un tunnel senza ritorno. Sono molto preoccupato per le pieghe che la vicenda sta prendendo e per tale ragione chiedo all’assessore di fare sedere tutti attorno a un tavolo per capire che cosa sta succedendo ed eventualmente individuare le soluzioni più opportune”. Sempre nella stessa missiva, l’on. Ragusa manifesta all’assessore le proprie perplessità per un altro ordine di motivi. “Ci sono i dipendenti che un tempo venivano attivati dal consorzio per un determinato periodo (151nisti, 101nisti, etc.) – scrive ancora l’on. Ragusa – che chiedono di essere assunti così come stabilito da una sentenza della magistratura del lavoro. Le sentenze vanno attuate, applicate. A fronte di numerose sollecitazioni, invece, niente di tutto questo. Ritengo che non si possa fare finta di niente. E’ dunque necessario che si possa uscire da questo stato di incertezza ed è opportuno che il Governo regionale intervenga con l’obiettivo di trovare una strada percorribile. Altrimenti, la situazione andrà sempre di più a peggiorare sino a diventare insostenibile”.