“Non era mai accaduto che i cimiteri di Ragusa fossero chiusi la domenica pomeriggio antecedente il giorno della commemorazione dei defunti. Oggi ho incontrato decine di persone al cancello chiuso del Cimitero di Ibla che altro non hanno potuto fare che lamentarsi con me e con i fiorai anch’essi allibiti e, alla fine,
tornarsene a casa con la tristezza nel cuore”. Lo dichiara Sergio Digrandi del Laboratorio politico 2.0.
“Lo stesso è successo al campo santo di Ragusa – racconta Digrandi – ed è un modo davvero sbagliato di prendersi cura dei propri concittadini e della città. Nel primo pomeriggio di oggi, al cancello chiuso, ho incontrato gente che non potrà più tornare a far visita ai propri cari deceduti se non tra molto tempo perché, per esempio, non vive più a Ragusa, oppure chi nelle prossime settimane sarà impegnato con il lavoro. Tre signore di Acate sono venute apposta per pregare sulla tomba della madre sepolta al cimitero di Ibla. Insomma, ragusani e non, erano sicuri che i cimiteri fossero aperti questa domenica pomeriggio, come è sempre stato a ridosso del giorno di Ognissanti”.
“Vogliamo che qualcuno dal Comune ci spieghi per quale ragione è accaduta questa cosa – conclude Digrandi – sperando che nessuno abbia la faccia tosta di parlare di “risparmi”, sarebbe davvero vergognoso”.