“Dopo aver letto e riletto l’intervento del direttore generale del Consorzio di bonifica di Ragusa, Giovanni Cosentini, mi chiedo se il ruolo di un manager sia solo quello di limitarsi a prendere atto delle somme in entrata o in uscita o se, piuttosto,
non debba individuare tutte le soluzioni necessarie per garantire, comunque, la competitività dell’ente consortile senza per questo incidere sulle tasche degli agricoltori già messi in ginocchio da una crisi strutturale senza precedenti”. E’ l’on. Orazio Ragusa ad affermarlo, soffermandosi ancora una volta sulla delicata questione riguardante il futuro del Consorzio. “La decisione di quadruplicare l’importo delle bollette dei canoni irrigui – sottolinea l’on. Ragusa – è stata assunta in maniera unilaterale dai vertici dell’ente consortile. Da nessuna parte, infatti, si evince che la Regione abbia indicato tale strada per sopperire al graduale disimpegno finanziario che da Palermo si sta attuando nel tentativo di riequilibrare le casse. Dunque, da Palermo si comunica che, ogni anno, gradualmente, la normale dotazione finanziaria sarà via via decurtata sino a raggiungere un punto d’equilibrio dal punto di vista delle possibilità finanziarie della Regione. Al Consorzio di bonifica di Ragusa, per recuperare le somme, non trovano altra soluzione se non quadruplicare i costi in carico agli agricoltori. Ma si stanno rendendo conto che creeranno un deserto attorno a loro e che, se continua così, non ci saranno più agricoltori a cui spedire i bollettini? Ma davvero il Consorzio di bonifica non ha l’esatta percezione di quello che sta accadendo nel mondo agricolo della nostra provincia? E’ indubbio che la politica debba adempiere appieno il proprio ruolo. Ma lo stesso dovrebbero fare i top manager che, tra l’altro, sono pagati fior di quattrini e che, anziché organizzare comitati interni, dovrebbero pensare a interloquire con Palermo per ricercare le soluzioni auspicate allo scopo di drenare fondi necessari per garantire l’equilibrio di bilancio all’ente consortile. Tra l’altro, allo stato attuale c’è Dario Cartabellotta a ricoprire il ruolo di direttore generale per le bonifiche siciliane e con lui, essendo anche il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Ragusa, dovrebbe esserci una via di confronto privilegiata. Quindi, per quanto ci riguarda, continueremo a difendere gli interessi degli agricoltori, alle prese con problemi non da poco, ma anche quelli degli aspiranti dipendenti che, avendo avuto ragione con sentenza di primo e secondo grado da parte del giudice del lavoro, non sono stati ancora assunti dal Consorzio. Quella a cui stiamo assistendo è una vicenda che meriterebbe non certo fughe in avanti ma un confronto aperto, schietto e articolato con tutti i soggetti protagonisti della vertenza. Soltanto così potremo riuscire a venirne fuori”.