Il ministro del lavoro Poletti ieri sera a Scicli per spiegare le ragioni del si. C’erano anche il sottosegretario Faraone e il segretario regionale del Pd Raciti

poletti-padua-raciti

“Constatiamo l’incremento di 650mila posti di lavoro, di cui 400mila stabili, insieme alla riduzione del numero dei neet, ovvero dei giovani che non studiano né lavorano. Abbiamo 500mila italiani che stanno nuovamente cercando un lavoro, non è un dato da poco;

certo, prendiamo atto della necessità di migliorare specie per ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, ma se a livello nazionale il trend è passato dal 43% al 37% vuol dire quanto meno che siamo sulla strada giusta”. Lo ha detto ieri pomeriggio il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo a Scicli all’iniziativa promossa dal Pd cittadino per illustrare le ragioni del Sì al referendum del 4 dicembre. “Con la vittoria del Sì – ha sottolineato Poletti – porteremo a termine il lavoro di riforme avviato, con risvolti positivi anche sulle politiche del lavoro”. All’incontro di ieri c’erano anche il sottosegretario al Miur, on. Davide Faraone, e il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti. “Il Sì al referendum – ha chiarito Faraone – rappresenta un voto di cambiamento e di aggiornamento del nostro sistema istituzionale in una società che è completamente mutata. Noi abbiamo bisogno di fare leggi più rapidamente, di tagliare i costi della politica, e questo referendum è quello che consentirà il funzionamento delle istituzioni, con governi stabili che governano con maggioranze solide e che poi possono essere valutate alla fine delle elezioni”. Il segretario Raciti ha messo in rilievo che “quelli che sostengono il No stanno proponendo il mantenimento dello status quo che noi crediamo non vada bene, chi vuole cambiare vota Sì”. E’ intervenuta, poi, la senatrice democratica Venera Padua la quale ha messo in rilievo il grande lavoro portato avanti dal Parlamento in questi mesi prima di arrivare a licenziare la riforma. “E’ stato un percorso accidentato e irto di ostacoli – ha precisato – ma alla fine siamo riusciti ad arrivare a un traguardo. Il No al referendum non vanificherebbe solo tutto questo ma l’ambizione di un Paese che vuole riformarsi per guardare alle sfide da cui è atteso rispetto agli scenari europei e internazionali destinati a continui cambiamenti”. Sul palco è salito, inoltre, un rappresentante di Confagricoltura che ha ringraziato la senatrice Padua per la grande azione portata a compimento con riferimento all’inserimento nella legge sul caporalato dell’emendamento che ha sbrogliato in via definitiva la questione dei contratti di lavoro in agricoltura rispetto a cui prima l’Inps frapponeva degli ostacoli. A sua volta, la senatrice Padua ha ringraziato il ministro per la disponibilità fornita in tal senso. Poletti ha poi aggiunto: “Abbiamo firmato i Patti per il Sud nelle grandi città, interventi finalizzati ad opere pubbliche per il lavoro di cui beneficeranno le persone e l’economia dei territori. Per il 2017, inoltre, ci sarà la decontribuzione totale per i giovani al Sud. Un provvedimento mirato che dimostra la nostra attenzione su queste tematiche. Anche perché – ha concluso Poletti – sappiamo che le risorse comunitarie vanno spese rispettando le direttive”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa