Per la sesta volta di seguito la scuola primaria Stesicoro Ragusa, che comprende anche la scuola dell’infanzia di via Carducci, è stata presa di mira dai ladri. A darne notizia la consigliera comunale Elisa Marino che esprime la propria indignazione non solo per l’accaduto ma anche e soprattutto per il fatto che gli allarmi lanciati ripetute volte al Comune dalla professoressa Maria Grazia Carfi, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Francesco Crispi,
di cui la scuola in questione fa parte, sono caduti nel vuoto. “La dirigente scolastica, in particolare – sottolinea la consigliera Marino – si è rivolta in più di una occasione all’Amministrazione comunale chiedendo l’installazione di grate in ferro proprio per evitare il ripetersi di questi atti predatori. In pratica, alla scuola non è rimasto più quasi niente. Stavolta, per dirne una, hanno scassinato pure la macchinetta del caffè. Per non parlare del fatto che già erano stati trafugati i computer che permettevano il collegamento con le lavagne elettroniche. In più, la notte scorsa, stavano cercando di sgraffignare altri computer. Ma a un certo punto si sono fermati. E li hanno lasciati. Mi chiedo: ma davvero il Comune di Ragusa non riesce ad individuare le somme necessarie per dotare di dispositivi di sicurezza adeguati le scuole in cui studiano i nostri figli? Mi sembra una situazione davvero kafkiana pensando, tra l’altro, al fatto che queste sollecitazioni sono state inoltrate da almeno sei mesi all’assessore alla Pubblica istruzione e all’assessore ai Lavori pubblici per non parlare delle varie volte in cui ho denunciato la questione anche in Aula. Ma da palazzo dell’Aquila niente, nessun riscontro. Torniamo a sollecitare, dunque, la predisposizione di interventi mirati per evitare che ci sia anche il settimo furto anche se, in realtà, c’è ormai davvero poco da potere rubare. Una provocazione? Perché piuttosto che spendere sessanta-settantamila euro per le luminarie non si pensa a destinare una parte di queste somme per le grate in ferro da collocare negli edifici scolastici in questione? Credo che i ragusani ne sarebbero molto più contenti”.