Il personale del Commissariato di Comiso in servizio di Volante ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di George Tudoran, rumeno, per furto aggravato di energia elettrica. Durante il normale servizio di controllo del territorio gli agenti procedevano al controllo dei numerosi soggetti sottoposti alle varie misure di prevenzione e cautelari, con particolare attenzione al rispetto delle prescrizioni impartite, tra cui quelle di non comunicare con persone che non coabitano con i medesimi. Nello specifico la polizia si è recata lunedi sera presso l’abitazione, del rumeno il quale risulta sottoposto attualmente agli arresti domiciliari con ordinanza del Gip di Ragusa.
Una volta sul posto, gli agenti accedevano all’interno dell’abitazione, al fine di verificare la presenza di persone che non coabitassero con lui, ma all’interno dell’immobile vi erano solo i cinque familiari li domiciliati e già in precedenza identificati.
Durante detti frangenti, si notava come questa volta però il Tudoran appariva alquanto nervoso e guardava più volte in direzione del contatore per la fornitura di energia elettrica, cosa che insospettiva gli agenti che notavano immediatamente come il contatore fosse spento con i led rossi accesi.
Al momento del controllo, nonostante teoricamente il contatore fosse staccato, risultavano accesi due grandi televisori a led, un piccolo impianto dolby surround, un frigorifero, nonché tutte le luci dei vari ambienti e la casa, inoltre, risultava dotata pure di cucina elettrica, scaldabagno, lavatrice e alcune stufe elettriche, elettrodomestici.
A questo punto gli agenti chiedevano al Tudoran da dove provenisse l’energia elettrica e dopo un primo momento di titubanza, l’uomo li portava in un piccolo ed angusto stanzino, posto alle spalle della propria camera da letto, dove dietro un armadio indicava un vecchio contatore elettrico di colore nero, modello in disuso da diversi anni, che da subito appariva cessato con l’apposizione di un sigillo a cui però risultavano attaccati due coppie di cavi elettrici entrambe da 1.5 mmq.
A questo punto intuendo che gli agenti di Polizia volessero approfondire la vicenda, il rumeno con una banale scusa si allontanava nuovamente in direzione dello stanzino seguito da uno dei poliziotti.
L’uomo nonostante la presenza dell’operatore, prendeva un piccolo cacciavite posto su una mensola e dirigendosi verso il contatore sopra descritto ne staccava con un gesto fulmineo la coppia di cavi, pensando scioccamente così di porre fine all’attività della Polizia ed immediatamente si spegnevano tutte le luci e gli elettrodomestici accesi. A quel punto veniva contattava il responsabile “Enel” di zona, il quale inviava sul posto una squadra reperibile per le dovute verifiche in quanto gestore del servizio.
La squadra appurava come il contatore con i sigilli fosse stato manomesso e che vi fosse ancora tensione proveniente dalla rete esterna, precisando che al momento del loro arrivo le coppie di cavi che fornivano energia elettrica alla casa risultavano strappate e provvedevano al totale distacco della fornitura elettrica direttamente dall’esterno. Da un primo accertamento il contatore risultava cessato il 31 ottobre del 2015 motivo per cui il Tudoran dalla quella data a quella odierna ha usufruito dell’energia elettrica in maniera fraudolenta per un totale calcolato da Enel pari al oltre 1500 €! Il TUDORAN, nonostante la giovanissima età, annovera numerosi precedenti penali tutti correlati a reati contro il patrimonio ed’è stato denunciato e successivamente tratto in arresto da questo Ufficio e dalla Squadra Mobile di Ragusa per associazione a delinquere finalizzata prevalentemente alla commissione di furti di rame e denominata “ALTA TENSIONE”, motivi per cui si procedeva all’arresto del nominato in oggetto vista la spiccata personalità criminale.