«È stato discusso e bocciato, ieri, in Commissione Bilancio l’emendamento -a prima firma Marialucia Lorefice, Capogruppo M5S XII Commissione Affari Sociali- che riguarda la disciplina delle assenze dal lavoro per malattie dei lavoratori dipendenti i quali, nel momento in cui si assentano dal lavoro per motivi di salute, indipendentemente dalla tipologia della malattia da cui sono affetti, subiscono delle ritenute economiche.
La legge 133/2008 -spiega la parlamentare- prevede delle eccezioni, situazioni al verificarsi delle quali il lavoratore che si assenta non subisce ritenute, quali ad esempio le assenze dovute ad infortunio sul lavoro certificate dall’Inail, a ricovero ospedaliero o di day hospital e quelle dovute a patologie gravi che necessitano di terapia salvavita. Tuttavia, vi sono delle malattie talmente invalidanti e croniche, non previste dalla norma, che obbligano il lavoratore che ne è affetto ad assentarsi con una certa frequenza dal lavoro per sottoporsi a visite specialistiche o terapie, con le relative ritenute economiche effettuate sul suo stipendio.
Con questo emendamento -prosegue la Lorefice-, si è cercato di modificare la L. 133 nella parte in cui non elenca tra le patologie gravi quelle croniche invalidanti elencate nel dm 329/99 aggiornato al dm 296/01, in quanto si tratta di patologie che compromettono lo stile di vita e di relazione della persona che ne è affetta. L’emendamento estende il trattamento più favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore anche a quelle malattie croniche invalidanti e/o degenerative e nei casi in cui è stato riconosciuto almeno il 75 per cento di invalidità del lavoratore oltre a quelle, già dunque previste. Abbiamo riproposto tale emendamento sistematicamente in ogni Legge di Stabilità, abbiamo anche presentato un’interpellanza, alla quale non abbiamo mai avuto risposta, ed una proposta di Legge. Lo Stato -conclude Marialucia Lorefice- deve farsi carico di problemi come questo. Chi si ammala, soprattutto chi è affetto da patologie molto gravi, ha bisogno di essere tutelato nella salute e nel lavoro. Non ci stancheremo di dar voce ai cittadini».