“La classifica sulla qualità della vita diffusa ieri dal quotidiano economico Italia Oggi, ancorché riferita agli ambiti provinciali, mette in luce, nell’analisi delle varie voci specifiche, come buona parte dei riscontri negativi che hanno determinato il crollo di ben 24 posizioni in classifica (dal 60esimo all’84esimo posto) siano stati registrati nella nostra città. C’è dunque ben poco da stare allegri se in un solo anno l’Amministrazione a guida pentastellata è riuscita a causare questo disastro”. A sottolinearlo i consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola,
i quali esprimono la loro forte indignazione per un risultato non solo deludente ma che apre le porte a scenari futuri ulteriormente problematici per la città e per chi vi risiede. “E a nulla serve dire che Ragusa resta comunque la prima in Sicilia per qualità della vita – continuano gli esponenti dem – perché non può valere la massima secondo cui mal comune è mezzo gaudio. Mai si era registrato un calo del genere, da parte della nostra città, nella classifica di Italia Oggi. Significa che più di qualcosa non ha funzionato. Sarebbe stato accettabile, per così dire fisiologico, un calo di 2-3, anche 5 se vogliamo, posizioni. Ma non addirittura 24. Abbiamo compiuto dei passi indietro incredibili e impensabili. Se dopo tre anni e mezzo a guida grillina questi sono i risultati, non vogliamo neppure pensare che cosa accadrà dopo cinque anni, tra l’altro con una tassazione che, rispetto a prima, risulta essere alle stelle, con i cittadini ragusani che si sono trovati costretti a mettere mano alle proprie personali risorse per sopperire all’incapacità gestionale dei bilanci da parte di una Giunta che, tra l’altro, si permette di tagliare risorse pure alle onlus. La classifica è fin troppo chiara. Perdiamo nelle voci riguardanti l’ambiente, il disagio sociale, il tempo libero ma anche il tenore di vita che, in quest’ultimo caso ci ha visto declassati di sei posizioni. Purtroppo, questa è la triste realtà. Null’altro abbiamo da aggiungere se non invitare i ragusani a prendere atto con attenzione di questi dati perché sono quelli che fotografano con attenzione tre anni e mezzo di attività amministrativa che si possono definire solamente negativi”.