La Polizia a seguito dello sbarco di giovedi a Pozzallo è riuscita comunque a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di Yunisa Camara, 21 enne e Nefatou Guorbaye, 23 enne entrambi del Gambia. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
Avrebbero condotto a bordo di un gommone 179 migranti provenienti dal centro Africa, verso le coste italiane.
Lo sbarco risale allo scorso 15 dicembre. Secondo i testimoni sono i due che avrebbero guidato le imbarcazioni, partite dalle coste libiche. Per questo i fermati sono accusati di aver compiuto compiere atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari, aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone. I due fermati sono inoltre accusati di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale dei migranti esponendoli al pericolo per la loro vita e l’incolumità ed inoltre di aver sottoposto al trattamento inumano e degradante le persone a bordo delle imbarcazioni.
I 14 dicembre a seguito di segnalazione di Mrcc Roma, l’ “Asso Venticinque” dopo la segnalazione ha soccorso un gommone carico di migranti. Sono stati salvati 179 migranti di cui 6 donne, 4 bambini e 169 uomini. L’“Asso Venticinque”, si è diretta verso il porto di Porto di Pozzallo, dove è arrivata alle ore 18,50 del 15 dicembre .
Al termine delle indagini è stato possibile acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di due migranti che si sono arruolati tra le fila dei libici per poter viaggiare per poche centinaia di dollari.
I testimoni hanno descritto la condotta di questi uomini, specificando che è stata una loro volontà, quella di offrirsi ai libici per condurre i gommoni. I due gambiani non avrebbero pagato 700 euro, a dispetto di tutti gli altri, che hanno raccolto il denaro per raggiungere l’Europa.
Gli arrestati sono stati condotti in carcere a Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziari Iblea.
Nel 2016 sono 197 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.