Uno spaccato straordinario sull’espressione pittorica formatasi tra gli anni quaranta e sessanta del secolo scorso è la sintesi della collettiva che si è appena aperta al Convento del Carmine, in Piazza Matteotti a Modica con il titolo “Nove Pittori,
una finestra sul secondo novecento”.Una straordinaria compagnia di artisti che hanno scritto una storia assai significativa dell’arte contemporanea e uniti in qualche modo al richiamo della Sicilia, da condivise sensibilità e rapporti di amicizia pur vivendo in regioni lontanissime tra di loro e quindi con vita e formazioni assai diverse.
Sabato scorso è stata inaugurata la mostra che comprende settantasei opere di Davide Benati, Attilio Forgioli, Alberto Giaquinto, Piero Guccione, Frances Lansing, Titina Maselli, Franco Sarnari, Ruggero Savinio e Claudio Verna.
“Tema di questa mostra, commenta lo storico dell’arte Paolo Nifosì che con Tonino Cannata è il curatore della mostra, è il gusto di un collezionista ibleo, anzi di più collezionisti siciliani, con scelte che hanno un filo rosso in comune: le opere di nove artisti la cui formazione è avvenuta a metà del secolo scorso, vicini per sensibilità, per quanto diversi nel perseguire e rendere sulla tela quell’insieme di fattori, dalla pittura, alla visione del mondo, dal peso dato alla sensualità, all’intelligenza persone nell’ubbidire alle proprie pulsioni, alla propria creatività.
Artisti solitari che hanno vissuto o che continuano a vivere in regioni lontane l’uno dall’altro, ma consapevoli di percorrere la stessa strada, lo stesso sentiero, nella totale libertà da condizionamenti sia di mercato che di tendenze più o meno dominanti nel panorama dell’arte contemporanea”.
Alla inaugurazione della mostra, aperta al pubblico ieri mattina, era presente Franco Sarnari che ha rivolto un affettuoso pensiero a Piero Guccione, assente all’evento, ma presentissimo con opere fortemente significative della sua formazione artistica, narrando una lunga storia di amicizia e di passione comune per la pittura.
Il sovrintendente Tonino Cannata si è detto soddisfatto dell’iniziativa culturale che dopo tre personali importanti inaugura il ciclo delle collettive in uno spazio culturale capace di offrire un livello espositivo di prim’ordine.
“Sento il dovere di ringraziare quanti oggi, a cominciare dal sovrintendente, Cannata, al consulente per le mostre d’arte, Paolo Nifosì, commenta il sindaco, Ignazio Abbate, hanno reso possibile e attuabile questo evento di straordinaria importanza artistica e culturale. Lo spazio espositivo del Convento del Carmine in questo senso, è diventato un luogo di eccellenza dove trovano cittadinanza e possibile di esposizione pittori che hanno scritto la storia dell’arte in Italia. Allontaniamo le pressioni a cui sono sottoposto per le proposte, le più disparata, che giungono per promuovere mostre di pittura e mi rimetto al giudizio e alla competenza di Tonino Cannata e di Paolo Nifosì che in piena libertà programmano gli eventi culturali al Convento del Carmine.
Modica oggi con il cartellone teatrale, con quello musicale e quello artistico propone un’offerta culturale di prim’ordine e ricca di iniziative come poche città in Sicilia”.
La mostra rimarrà aperta sino a martedì 31 gennaio 2017. Orari di apertura dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 20 e dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 21. Ingresso a due euro.