Gino Armenia è stato ispettore della polizia locale di Modica ed ha portato con se un valigia di ricordi che sono “protocollati” nella cultura locale modicana. Subito dopo il pensionamento ha pubblicato un elegante e completo stradario con l’inserimento della nuova toponomastica,
lavoro rivelatosi essenziale e molto utile per la collettività. Da qualche giorno ha pubblicato un opuscono di una sessantina di pagine intitolato “I nonni raccontano ‘nniminàgghi”(Cannizzaro Editore) che i modicani chiamano comunanemente “miniminagghi”. Armenia, in sostanza, ha concluso un lavoro di trascrizione di questi detti antichi dei quali sin da ragazzo, dalla prima esperienza lavorativa, ha fatto tesoro. Si tratta di “detti” e di “proverbi”, come lo stesso spiega nella sua presentazione, dei nostri avi che “erano una grossa enciclopedia del sapere, un’opera dialettale con doppi sensi divertenti”.
E’ il caso di “U Papa nàvi unu, u Viscu virè, ‘a fimmina risiùsa ni vulissi o picca siei”(il Papa ne ha uno, il vescovo pure, la donna desiderosa ne vorrebbe almeno sei”. Gino Armenia non lascia la “nniminagghia” senza una soluzione: nella parte finale dell’opuscolo, infatti, si trovano le risposte.
Il libro è in vendita a 8 euro in tutte le edicole.