Un grave rischio per il welfare locale messo a dura prova da tutta una serie di anomalie. E’ quanto emerso nel duplice incontro animato dai rappresentanti di Legacoop, Confcooperative, Agci per la parte datoriale e da Fp-Cgil, Fisascat-Cisl e Fp-Uil per quanto concerne, invece, la componente dei lavoratori.
Nel mirino tutta una serie di problematiche che, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni contrattuali da parte degli enti locali territoriali nell’affidamento delle varie gare, non tengono conto di tutta una serie di aspetti che tutelano sia chi è il destinatario dei servizi sia chi questi servizi cerca di attuarli nella maniera migliore. “Denunciamo insieme – dicono i rappresentanti delle sigle datoriali e sindacali della provincia di Ragusa – il mancato rispetto delle tabelle ministeriali, le anomalie concernenti il costo del lavoro, le gravi e costanti difficoltà per quelle cooperative che cercano di favorire processi di legalità, il mancato rispetto del contratto collettivo, il ritardo nei pagamenti, l’assenza di controlli da parte della committenza, la mancata salvaguardia occupazionale nei bandi e altri aspetti meritevoli della stessa attenzione che impediscono al welfare, a livello locale, di esplicitare al meglio i propri effetti”. Ecco perché, facendo riferimenti a precise disposizioni normative, e in particolare a una nota del ministero del Lavoro, viene chiesto, anche a livello provinciale, di non frapporre ulteriore tempo in mezzo per quanto riguarda la costituzione di un osservatorio sulla cooperazione. “Soltanto così – è spiegato – solo se si avrà l’esatta percezione di quello che accade sul nostro territorio, si potrà intervenire in maniera precisa per evitare distorsioni al delicato processo che concerne l’attuazione del welfare sul nostro territorio provinciale, aspetto molto delicato che, appunto per questo, deve essere vissuto con estrema professionalità, serietà e attenzione, sapendo di potere contare su tutti quegli strumenti che si rendono necessari”.