“Siccome siamo convinti che la teoria secondo cui prevenire è meglio che curare ben si adatti a certi casi, sarebbe opportuno che, per evitare episodi drammatici come quello verificatosi a Capodanno al Vittorio Emanuele di Catania, la direzione generale dell’Asp di Ragusa si attrezzasse per dotare i Pronto soccorso degli ospedali territoriali degli opportuni dispositivi di sicurezza”. Lo dice il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola,
facendo riferimento alla triste vicenda della spedizione punitiva in cui alcuni delinquenti hanno preso di mira un medico del Pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania, riempiendolo di botte. “Ci è capitato più volte di verificare – sottolinea Chiavola – come gli ingressi in ospedale, per lo meno a Ragusa, non siano per nulla filtrati per cui eventuali malintenzionati potrebbero avventurarsi all’interno come più aggraderebbe a ciascuno di loro. E questo è un problema che non va affatto preso sottogamba, come è stato dimostrato a Catania, ma è opportuno che lo stesso possa essere posto sotto attenzione per risolverlo. Ci auguriamo, come movimento politico, che la direzione generale possa prendere spunto dalle situazioni incresciose accadute altrove per fare in modo che episodi del genere non si verifichino nella nostra realtà”.