Dopo le ultime vicissitudini politiche amministrative a Monterosso Almo e sulle prossime amministrative 2017 è stato chiesto un parere allo storico professore Giuseppe Scollo ” La realtà è che in paese da un po di tempo manca una vera e propria classe dirigente capace di dialogare con i cittadini e di affrontare i loro problemi. Il più delle volte infatti quello
che dovrebbe essere il confronto politico sul futuro del paese si esaurisce in un continuo e sterile scontro personale. Ci vorrebbe infatti una classe dirigente con una nuova cultura amministrativa, che non vada avanti a tastoni come purtroppo si è verificato in questi anni, ma abbia e sappia portare avanti un piano di sviluppo appropriato alle esigenze della collettività cittadina e non solo di un gruppo ristretto di persone che ha come obiettivo principale la presa del potere fine a se stesso. Solo così la politica locale potrà tornare a riscuotere quella fiducia che i cittadini da tempo hanno perduto. Adesso infatti gli schieramenti politici locali, vecchi e nuovi, si stanno cominciando a muovere per formare le liste per la prossima tornata elettorale. Pare, però, che stanno trovando delle difficoltà a trovare dei candidati, anche perché ormai non ci sono più impiegati pubblici disponibili a candidarsi per avvicinarsi al paese come è successo nelle ultime tornate elettorali perché è cambiata la legge a questo riguardo. Se si continua a fare come si è sempre fatto, personalizzando lo scontro politico, finalizzandolo alla rivincita sull’avversario e mettendo al primo posto gli interessi di parte anziché quelli dellintera collettività, senza avere idee chiare e attuabili per il rilancio del paese, allora tutto rimarrà come prima e il paese continuerà a deperire. Monterosso per uscire fuori dalla crisi in cui si trova attualmente avrebbe bisogno invece di un forte rinnovamento nella cultura politica e sociale. E difficile, però, immaginare che questa svolta possa scaturire ed essere attuata solo da chi negli anni precedenti ha avuto importanti ruoli amministrativi, ma non è riuscito a migliorare le sorti del paese. Non si può essere buoni per ogni stagione infatti. Ci vorrebbe in effetti una classe politica che non scaturisca solo da un gruppo ristretto di politici di mestiere, ma che rappresenti lintera comunità, soprattutto il mondo del lavoro, in modo che sia da stimolo al resto della comunità. Da più parti oggi a livello mondiale ci sono segnali di cambiamenti radicali nella politica e nell’assetto socioculturale. Questi segnali credo che ci siano anche a Monterosso: bisognerebbe solo saperli cogliere e sfruttare per portare il paese al passo coi tempi.