Un principio fondante, che sarà valido per tutti i contratti che il Comune contrarrà da ora in poi. E nell’immediato, per il primo contratto che sarà stipulato a giorni. E’ quello della moralità e del rispetto dei principi etici di quanti lavorano in nome e per conto della pubblica amministrazione sciclitana. La ditta appaltatrice che subentrerà nella gestione dei rifiuti a Scicli dovrà verificare che il personale assunto nel servizio sia in possesso dei requisiti di moralità.
E’ la direttiva che la giunta Giannone, nell’ultima seduta, ha dato circa i contratti pubblici, l’affidabilità degli operatori economici contraenti con la pubblica amminitrazione, e le regole comportamentali interne.
In un recente passato, noto ai più, nel servizio si sono registrate situazioni di illegalità, che hanno avuto conseguenze nefaste per l’Ente.
Fatto salvo che i dipendenti destinati al servizio di igiene ambientale non hanno un rapporto contrattuale col Comune, ma con la ditta appaltatrice, sarà quest’ultima a dover valutare nei casi critici la possibilità di licenziare i dipendenti che non hanno i requisiti di moralità, secondo il principio giuslavoristico della giusta causa.
Il Comune, dal canto suo, nel caso riscontrerà superficialità e permissivismo da parte della ditta appaltatrice, potrà a sua volta risolvere il contratto con la ditta di igiene ambientale.
La direttiva acquista un’importanza cardinale nell’azione amministrativa che il sindaco e gli assessori vogliono porre a base del cammino di sano governo della città.