L’Amministrazione Comunale di Acate ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le gelate verificatesi in queste ultime settimane, che hanno ulteriormente messo in ginocchio le nostre campagne e le nostre aziende.
“Non è una dichiarazione rituale o ipocrita. E’ un atto politico importante –
sottolinea il Sindaco, Francesco Raffo -. Sappiamo quali sono i problemi, le difficoltà e le distanze che ci separano dal governo Nazionale ed Europeo. Sappiamo che l’Agricoltura del Sud Italia e, soprattutto, della Sicilia non è nell’agenda dell’Europa, se guardiamo attentamente alle scelte fatte negli ultimi anni. Conosciamo tutti il Patto del Mediterraneo, dell’Euro-Mediterraneo, del Marocco. E, dulcis in fundo, lo sciagurato Embargo alla Russia, mercato privilegiato della Sicilia e capace di assorbire più del 50% delle nostre produzioni agro-alimentari. Di questa sudditanza ai Padroni dell’Europa nessuno vuole parlare e nemmeno della incapacità di elaborare una politica agricola rispettosa delle nostre aziende, le prime al mondo per produzioni agroalimentari e vitivinicole. Questi sono i temi che dovranno dominare la prossima competizione elettorale regionale. Basta col cappello in mano, basta stare a guardare, aspettando che la Provvidenza ci risolva i problemi. La Sicilia, i deputati regionali, italiani ed europei debbono puntare i piedi e dare conto e ragione a chi da anni dalla mattina alla sera quando piove o c’è il gelo lavora, creando a sua volta lavoro e ricchezza per tutti. Sappiamo che il lavoro non si crea con Leggi e Decreti, ma sappiamo che leggi e Decreti posso ucciderlo.
Il mio pensiero va agli amici del Movimento Riscatto, Altra Agricoltura, Comitato No Aste e Donne per l’Agricoltura che combattono come leoni e dalla Piazza Crispi di Vittoria invitano la Politica a non volgere lo sguardo dall’altra parte e fermare la mano del Boia.
Questi temi debbono essere i punti salienti del programma delle imminenti elezioni regionali.
Il nostro- conclude il Sindaco Raffo- non può né deve essere solo un gesto di solidarietà, un atto moralmente corretto, ma un energico e responsabile monito a chi ha deciso per noi il nostro destino. E un totale ed indiscutibile appoggio agli amici e ai Movimenti in difesa della nostra terra e della nostra agricoltura”.