Piano di ridimensionamento sanitario e Ospedale Modica. Riceviamo e pubblichiamo

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In questi giorni abbiamo assistito attraverso i giornali e i media ad una serie interminabile di polemiche sulla vicenda che vede protagonista l’Ospedale Maggiore con un piano di ridimensionamento che relega gli ospedali di Modica e Scicli ad ospedaletto di comunità.

Tante le prese di posizioni alcune per giustificarsi, altri parlamentari non sapevano, l’on Ragusa messo all’angolo, l’Assessore Gucciardi che si giustifica con una agenzia Ansa che è stato il ministero della salute a dare le direttive. Tutto falso.
Il Sindaco di Modica tempestivamente informato per telefono la sera di lunedì giorno 9 gennaio, il giorno dopo sin dal primo mattino, sono stati contattati telefonicamente i Sindaci del comprensorio del distretto di Modica e i Sindaci di Rosolini, Pachino, Portopalo del Distretto di Siracusa ed infine è stato sollecitato l’on. Nino Minardo, che si ringrazia, per avere un incontro urgente con il Ministro Lorenzin e a mezzogiorno di Martedì è stato confermato l’appuntamento romano per mercoledì giorno 11 gennaio. Questi i fatti nudi e crudi. Ad essere più risentiti di tutti polemizzando è il PD locale che pretende di essere informato dal Sindaco di quanto è accaduto, invece sarebbe stato più logico contattare per chiarimenti l’Assessore alla salute Gucciardi, l’on. Di Giacomo e l’on. Di Pasquale, già che c’erano potevano informarsi anche con il siracusano l’on. Marziano tutti del PD, che stavano tramando in prospettiva della campagna elettorale che si terrà nel prossimo autunno con le elezioni regionali ed ognuno ha pensato di organizzare il propri orticello per essere riconfermati mettendo all’angolo il distretto modicano. L’on. Ragusa continua a reggere il moccolo a questo Governo. Operazione prontamente stoppata e smascherata, anche perché al ministero sono stati consegnati dati fasulli, come per esempio che il distretto di Modica non raggiungeva i 100.000 abitanti scambiandoli con i distretti di Ragusa e Vittoria che non arrivano ai 100.000 abitanti e Modica oltrepassa i 116.000 abitanti senza contare la popolazione del siracusano che utilizza i servizi dell’ospedale Maggiore di Modica.
L’area dell’emergenza urgenza che deve essere strutturata deve servire la collettività e il dipartimento deve essere assegnato al posto più idoneo e non al posto più politico è Modica per una serie di ragioni è candidata all’assegnazione del dipartimento di emergenza, basta guardare alcuni dati:
1) Il Maggiore di Modica ha un Eliporto che funziona per 365 giorni l’anno e per 24 ore notte compresa, possono atterrare gli elicotteri più grandi esistenti al mondo, viene utilizzato da altri ospedali per trasferimenti di pazienti e arrivano pazienti da altre strutture con numeri molto importanti e chi è delegato ad amministrare ha l’obbligo di tenerne conto;
2) Gli sbarchi che avvengono al porto di Pozzallo con numeri spaventosi ne fa dell’ospedale Maggiore un ospedale di frontiera e la stessa attività del porto commerciale di Pozzallo con rischi e incidenti che possono accadere come è accaduto tempo addietro, quando prese fuoco una nave che causò diversi morti ed altri pazienti prontamente trasferiti al centro grandi ustioni grazie a quell’eliporto sono stati salvati;
3) Il Pronto Soccorso di Modica che ha le stesse prestazioni di Ragusa, finalmente si avvia ad avere una struttura moderna degna di un Paese civile ed avrà dei posti di osservazione e corsie adeguate ai codici rossi, gialli e verdi, ovviamente occorre personale adeguato per poter garantire i servizi che in questo momento purtroppo si soffre la carenza di personale a tutti i livelli grazie alla mancata approvazione della riforma sanitaria siciliana che impedisce di fare concorsi e coprire i vuoti d’organico non più tollerabili.
Non si entra nel merito delle attività ospedaliera del Maggiore e dei servizi, sono stati lungamente dibattuti durante la fase di preparazione dell’atto aziendale approvato nella conferenza dei sindaci che ha visto il sindaco di Ragusa opporsi ed infatti a presentato ricorso al TAR, CGA per delegare la gestione della sanità ai giudici. Secondo la logica del sindaco di Ragusa non deve spostarsi l’Otorinolaringoiatria e Malattie Infettiva da Ragusa a Modica, questo perché il Sindaco non ha mai visitato l’Ospedale Civile, esistono carenza strutturali con rischio igienico sanitario e per evitare rischi clinici ai pazienti, sarebbe opportuno chiudere e programmare interventi edili. Poi venga a visitare l’Ospedale Maggiore di Modica dove Malattie Infettive è stata ubicata e costruita per questo fine, invece di mettersi di traverso per questione di campanile. Insomma la logica di chiudere gli altri e intasare accorpando in posti non idonei non funziona non è così che si migliora la sanità e non si tutela il cittadino.
Un invito alla politica, basta liti, sterili polemiche, ripicche, interrogazioni, parole buttate al vento per fare solo propaganda, occorre mettersi tutti insieme e difendere il diritto alla salute che la gente rivendica a gran voce, basta lunghe file per le liste di attesa, coprire con urgenza i posti vacanti di primariato ed assumere personale per migliorare i servizi in sofferenza, basta con le bugie per danneggiare una struttura per favorirne altre per puro clientelismo e fini elettorali, la gente è arrabbiata e non tollera più prese in giro, oggi si ha una opportunità che è quella dell’ospedale diffuso e sui tre ospedali importanti senza prevaricazioni, si deve puntare a delle eccellenze per evitare alla gente i lunghi e costosi viaggi della speranza, per fare ciò basta ragionare pensando al bene supremo dei cittadini che è il diritto alla salute, decidere attraverso un confronto con le Istituzioni dove allocare i servizi nei posti più idonei e funzionali.
Infine il Sindaco di Modica, che in materia di sanità si è speso più di tutti salvaguardando anche gli altri e non solo il distretto di Modica, ha esteso un invito a convocare un Consiglio Comunale aperto pluricomprensoriale coinvolgendo Scicli, Ispica e Pozzallo, Rosolini, Pachino e Portopalo, che dovrà servire a fare chiarezza sugli Ospedali riuniti di Modica e Scicli che eroga servizi a circa 200.000 abitanti e la Regione Sicilia dovrà dare risposte precise e soddisfacenti in tempi rapidi, diversamente si sappi sin da adesso che l’era di subire senza reagire è finita.
Una lotta senza bandiere e senza appartenenza partitica, insieme ai cittadini si vince, litigando si perde così come abbiamo perso, il Tribunale, Camera di Commercio, la continuità territoriale per l’aeroporto di Comiso che l’Alitalia ha già salutato e l’area del Sud-Est non lo merita.

Salvatore Rando

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