“L’approssimazione continua a regnare sovrana in seno all’Amministrazione Piccitto. Assolutamente sintomatica, in questa direzione, la vicenda del bando per la gestione delle aree di sosta a pagamento. La marcia indietro compiuta dalla Giunta municipale sulle previsioni della sosta da riservare ai bus turistici ma anche ai camper e ai mini bus, fino a un massimo di 80 euro a giornata, la dice lunga su come è gestita la città per quanto riguarda taluni aspetti importanti come può
essere quello turistico. C’è voluta una specie di sollevazione popolare perché l’Amministrazione addivenisse a più miti consigli. Altrimenti, questa prospettiva sarebbe passata senza colpo ferire. Con grave disagio per tutti gli operatori del comparto. Insomma, l’ennesima idea contro la città bocciata dalla città”. Queste le valutazioni dei consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, sempre più convinti che la gestione di Ragusa da parte dei pentastellati avvenga in maniera estemporanea, senza un briciolo di programmazione. “Alla fine, l’aspetto di tutta questa vicenda che più lascia con l’amaro in bocca – continuano i consiglieri dem – è che senza l’intervento di nessuno dei cittadini, soprattutto gli operatori del settore e i residenti, questa previsione rilevante del bando sarebbe stata esitata senza colpo ferire con gravi disagi per tutto il quartiere barocco con l’entrata in vigore dei contenuti dello stesso. Affermiamo ciò per significare che occorre sempre una attenta e costante vigilanza rispetto ai passi che la Giunta Piccitto compie nell’ambito amministrativo perché gli svarioni sono all’ordine del giorno. Ma come si fa a pensare di fare pagare tutti quei soldi per gli autobus turistici non comprendendo quanto danno si sarebbe potuto arrecare al comparto? Auspichiamo, naturalmente, che il bando per la gestione degli spazi a pagamento possa essere pubblicato il prima possibile e che non siano riservate alla collettività ragusana altre sorprese. Continueremo ad impegnarci, come abbiamo detto in questi ultimi giorni, per fare in modo che un atto politico forte costringa il sindaco Piccitto a rassegnare le dimissioni prima della conclusione del mandato. Il fatto che il sindaco continui ad essere sfiduciato dal suo elettorato, la dice lunga su come questa gestione pentastellata stia procurando parecchi problemi all’intera città di Ragusa”.