“Che fine hanno fatto i soldi a risarcimento dei danni subiti a causa del ciclone Athos e delle altre calamità naturali? Il presidente della Regione Rosario Crocetta dia una risposta ai nostri imprenditori agricoli!” Il consigliere comunale di “Riavvia Vittoria” e presidente della Commissione “Assetto e Territorio” Giuseppe Scuderi indirizza una lettera aperta al presidente della Regione dopo gli ultimi eventi di maltempo che hanno causato ingenti danni in provincia di Ragusa.
“Crocetta –esordisce Scuderi- è stato in visita ieri a Modica e Scicli assicurando impegni economici per sostenere i cittadini e imprenditori colpiti dagli allagamenti. Speriamo per loro che queste parole non rimangano tali ma che si trasformino in fatti concreti a differenza di quanto fatto finora con la zona dell’ipparino”.
“Sono passati quasi cinque anni dal ciclone devastante di quel marzo del 2012 –prosegue l’esponenti di “Riavvia Vittoria”-. Il presidente della Regione all’epoca era Raffaele Lombardo e l’assessore all’Agricoltura Francesco Aiello. Ma ad oggi alle parole e alle promesse non sono seguiti i fatti. Anche con Crocetta le cose, spiace dirlo, ma non sono cambiate. Cosa è stato fatto a sostegno del comparto agricolo? Abbiamo assistito a passerelle, come si ricorderà anche in campagna elettorale con la visita davanti al mercato ortofrutticolo dell’assessore Cracolici. Quali sono stati i provvedimenti presi contro il taroccamento, per il contrasto alle forme di concorrenza sleale a sostegno delle nostre produzioni e per il blocco delle moratorie dei debiti? Al momento, a quanto pare, meglio spendere i soldi per assegnare incarichi e consulenti anche a nostri compaesani!”
Scuderi esprime infine vicinanza e solidarietà ai produttori che in questi giorni stanno portando avanti la battaglia in piazza Gramsci. “L’amministrazione guidata dal sindaco Moscato –conclude- in questi pochi mesi ha posto in essere atti concreti: a partire dal nuovo regolamento del mercato ortofrutticolo approvato in Consiglio comunale, la delibera di Giunta per chiedere lo stato di calamità e diversi incontri a palazzo di città con i sindaci della fascia trasformata e con i rappresentanti del comparto agricolo”.