Un caso boicottato da politici e cattivi informatori che non fanno altro che distruggere l’economia e la rinascita di una città importante come Scicli da tutti i punti di vista. Nella città barocca sta per nascere una grande piattaforma che trasforma i rifiuti in risorse rispettando tutte le norme di sicurezza.
La cittadina può ospitare un impianto all’avanguardia all’esterno della città dove non c’è nessun impatto ambientale nonostante in altre città d’Italia detti impianti già esistenti non hanno destato la stessa preoccupazione e scalpore che a Scicli. La gestione rifiuti costituisce uno dei principali problemi della società moderna. L’aumento della popolazione mondiale e l’incremento della quantità nei rifiuti per persona ‘ all’anno e’ di ” 500kg pro capite \ anno in Italia” fanno si che si debbano trovare soluzioni convincenti al problema. La direttiva europea sull’ argomento prevede l’ obbligo di contenere, riciclare e riusare e solo in caso di estrema necessità mandare in discarica. La missione dell’ Acif è di contribuire a tenere pulito il mondo affinché le risorse naturali si mantengano nel tempo con rispetto verso l’ambiente e le persone che vivono in esso. La tendenza ad attribuire all’ impianto dell’Acif una pericolosità sociale e’ senza dubbio è altresì scabrosa poiché la società è in possesso di tutte le autorizzazioni per dare alla città di Scicli salute e benessere. La sentenza del TAR di Catania ha disposto l’immediata ripresa dei lavori che già sono fermi da tanto tempo cagionando all’Acif notevoli danni. L’attività svolta dall’Acif è di fondamentale importanza per l’ambiente tant’è che ogni servizio viene rigorosamente certificato secondo standard qualitativamente elevati.