Reperire più velocemente possibile altre fonte idriche, anche private, idonee all’utilizzo di acqua potabile, da collegare con la rete idrica urbana di Scicli comprese le Borgate. Lo chiedono i consiglieri comunali, Claudio Caruso, Mario Marino e Marianna Buscema, Rita Maria Trovato, Enzo Giannone in una una mozione riferita all’Ordinanza Sindacale sul divieto di utilizzo di acqua per uso potabile dell’intero acquedotto comunale sciclitano. I consiglieri nell’atto di indirizzo rilevano il perdurare di tale divieto a seguito delle Ordinanze Sindacali del 5 e del 17 gennaio scorsi.
“La gravità delle doglianze a carico della popolazione sciclitana per la mancanza di acqua potabile, con inibizione di qualsiasi uso, tranne per lo sciacquone dei bagni e visto il perdurare di detto disservizio e i pericoli anche per eventuali epidemie gastrointestinali della popolazione; l’aggravio economico che i cittadini in questi giorni devono sopportare per il consumo di acqua minerale imbottigliata per sopperire alla mancanza di acqua potabile della rete idrica e prendono atto degli sforzi compiuti fin’ora dall’Amministrazione comunale per la risoluzione del disservizio che, purtroppo, ad oggi non è stata raggiunta”.
Nella mozione viene chiesto anche di deliberare lo sgravio fiscale relativo al pagamento del canone idrico dal 1 gennaio 2017 fino a quando la situazione idrica non sarà normalizzata.