Presentato al Consiglio comunale di Ragusa un ordine del giorno che impegni l’Amministrazione Piccitto a modificare il Regolamento sulla Iuc per applicare l’esenzione Imu agli alloggi popolari di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Il documento, sottoscritto da Sonia Migliore, Mirella Castro, Manuela Nicita, Giovanni Iacono, Carmelo Ialacqua e Giorgio Massari, nasce dalla constatazione che il Comune di Ragusa si comporta nei confronti dell’Iacp in modo diverso rispetto a quanto fanno gli altri Comuni della provincia di Ragusa i quali, secondo l’interpretazione autentica della legge, considerano gli alloggi dell’Istituto come “abitazioni principali”.
La tassazione che il Comune di Ragusa impone – anche se al minimo – allo Iacp ammonterebbe per gli anni 2012,13 e 14, a 350mila euro, calcolata su tutti gli alloggi sociali e popolari di proprietà dello stesso Istituto. L’imposta, invece, andrebbe calcolata solo sugli immobili produttivi distinguendoli nettamente da quelli che hanno una funzione sociale ben definita, visto che assicurano una casa ai più bisognosi.
In particolare, l’atteggiamento del Comune di Ragusa è provocato da un equivoco normativo introdotto nel Regolamento Comunale sulla IUC, modificato dal Consiglio comunale con delibera n. 33 del 27 aprile 2016, che esclude dall’esenzione dell’imposta gli alloggi dell’Istituto regolarmente assegnati.
“Con quest’ordine del giorno – dichiara Sonia Migliore del Lab 2.0 che ne è prima firmataria – impegneremo l’Amministrazione a modificare il Regolamento Iuc nelle parti che riguardano questo argomento, perché riteniamo che in un periodo storico così difficile, nel quale la povertà aumenta, chiedere a un Istituto che si occupa proprio dei meno abbienti cifre così elevate e in aperto contrasto con l’applicazione normativa più diffusa equivale a privare l’Ente delle risorse necessarie per continuare a svolgere il ruolo sociale che interpreta nella comunità”.