Sull’accorpamento delle Camere di Commercio del Sud-Est della Sicilia, pare che il Presidente della Regione abbia deciso di voler ascoltare le legittime lamentele provenienti dal territorio aretuseo, rinviando al 28 febbraio l’insediamento dei consiglieri della nuova super CamCom. E’ un’ottima notizia, se non fosse che Crocetta ha chiesto parere al Ministero dello Sviluppo economico relativamente la sola CamCom di Siracusa.
Il territorio ibleo, afferma Sonia Migliore, Portavoce Laboratorio Politico 2.0 Ragusa, che fin dall’inizio ha fortemente criticato la decisione di accorpare Enti camerali da tradizioni e salute economica diverse, conoscendo benissimo la solidità del proprio ente, non può assolutamente rimanere a guardare ed è necessario che ci si muova perché anche Ragusa possa ottenere quell’autonomia che aveva già e che, a breve, le verrà sottratta.
Non si comprende sulla base di quale principio, infatti, si decide di ascoltare le richieste che provengono da Siracusa e non quelle di Ragusa, che pure avrebbe sì la capacità economica per essere indipendente. Come al solito il presidente Crocetta, pur sostenendo di stimare a parole la nostra aera, riesce a danneggiarci con scelte davvero poco lungimiranti. Questi anni di governo “rivoluzionario”, prosegue Migliore, hanno dimostrato tutti i limiti di una politica miope: le Province mai chiuse e i Liberi Consorzi mai nati davvero, i Consorzi Asi trasformati in un altro carrozzone che non è neanche l’ombra dell’ente dinamico e produttivo che esisteva prima. Adesso si cerca di calare in Sicilia una norma nazionale – come per le Province – ma la politica dalla quale proviene è la stessa e a farne le spese, come sempre, la provincia di Ragusa, quella dove gli enti hanno sempre funzionato, ma mai tutelata. L’appello è rivolto a tutte le associazioni di categoria e alla politica nazionale, regionale e locale, conclude Migliore dal Laboratorio Politico 2.0, perché da Ragusa si sollevi una voce di forte critica unendoci a quella siracusana nei confronti di un progetto che, ad occhio, non porterà nulla di buono.