Il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo Ragusa, Gianluca Morando, solleciterà il sindaco, nella qualità di massima autorità sanitaria cittadina, a chiedere formalmente al direttore generale dell’Asp 7 le ragioni per cui non è stato ancora previsto alcun investimento in attività abilitative e riabilitative per i soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico di Ragusa.
“Una legge regionale, infatti – spiega Morando – obbliga l’Asp a spendere una specifica percentuale correlata al bilancio che, per quanto riguarda l’azienda sanitaria in questione, dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 mila euro. A quanto risulta, invece, nonostante le sollecitazioni delle associazioni che si occupano dei soggetti affetti da questo disturbo del neurosviluppo, nessun passo in avanti, in tale direzione, è stato compiuto dalla direzione generale dell’Asp. Ecco perché, in Aula, inviterò il primo cittadino a procedere in questa direzione con una sollecitazione al manager. Sono circa 80 i soggetti autistici nella nostra città, quasi trecento in tutta la provincia. Sarebbe, dunque, opportuno chiedere le ragioni per cui l’Asp, pur a fronte delle chiare indicazioni contemplate dalla normativa, non ha ritenuto opportuno ottemperare alle suddette prescrizioni privando i soggetti affetti da tale disturbo di terapie specifiche e opportune che si rendono indispensabili per i diretti interessati e per le loro famiglie. Tra l’altro, questi interventi avrebbero dovuto essere attivati già da un pezzo. Ma il tempo è passato e dall’Asp nessun tipo di notizia, a tal proposito, è trapelata. Un richiamo forte all’Asp, dal primo cittadino di Ragusa, è necessario per cercare di sbloccare questa situazione”. Risulta, altresì, che 27 persone prese in carico presso il Centro disturbo dello spettro autistico dell’Asp di Ragusa, che fino a qualche settimana fa effettuavano trattamenti educativi-abilitativi per due giorni settimanali, per un totale complessivo di quattro ore, non effettuino più questa terapia. “Vorremmo comprendere – conclude il consigliere Morando – le ragioni che hanno portato l’Asp a sospendere questo tipo di servizio essenziale per i soggetti in questione e per le loro famiglie”.