Convocazione urgente del tavolo tecnico monotematico Istituito in Prefettura a Ragusa per affrontare radicalmente i nodi critici che stanno determinando i ritardi nella realizzazione del lotto autostradale Rosolini – Modica, alla presenza del Presidente del Cas e dell’assessore regionale ai trasporti, Giovanni Pistorio o altrimenti sarà presto mobilitazione con azioni di protesta consequenziali.
Questa la decisione illustrata alla stampa questa mattina nel sala assemblee della Cgil di Ragusa dai rappresentanti della Feneal Uil (Lalle e Nicolò Spadaccino), della Fillea Cgil (Franco Cascone e Graziana Stracquadanio), della Filca Cisl (Carlo Spinello, Paolo Gallo e Giuseppe Incatasciato).
Il quadro della situazione, economica e logistica, è drammatico e rischia di diventare senza soluzione, come precisa Paolo Gallo, segretario generale della Filca Cisl Ragusa – Siracusa, se la Cosige (Consorzio di imprese tra la Condotte D’Acqua e Cosedil) appaltatrice dell’opera dovesse puntare a recuperare il dovuto invece di completare i lavori il lotto.
“Dal conto attuale mancano 15 milioni di euro che stanno mettendo in crisi, rileva Nicolò Spadaccino, segretario generale della fenda Uil di Ragusa, non solo le ditte fornitrici del cemento che da undici mesi non vengono pagate ma le società subappaltanti, piccole imprese che non possono sopportare più di tanto i ritardi nei pagamenti e che stanno rischiando il fallimento. Come primo effetto ci sarà la sospensione della fornitura del cemento che significa bloccare la realizzazione delle opere.
Senza dover puntare l’indice, conclude Spadaccino, su Telecom, Enel che in alcune aree non hanno rimosso i pali piantati sul tracciato e negli spazi prossimi e la mancata bonifica bellica dei terreni”.
“Diciamo sempre le stesse cose, puntualizza Carlo Spinello, da tempo e ribadiamo che il compito della Regione Sicilia non è solo il trasferimento delle risorse al Cas, che è il committente dell’opera, ma è anche quello di controllare e governare questi processi di erogazione delle somme.
Questa settimana dovrebbe arrivare metà delle somme previste; il ritardo accumulato è enorme e inficia anche la liquidazione delle future risorse. Nel subappalto ci sono imprese ferme dall’agosto scorso, altre devono pagare dal dicembre scorso i propri dipendenti, un’altra è in concordato preventivo”.
Il sindacato è molto attivo sul fronte della realizzazione dell’opera tant’è, precisa Franco Cascone, che i nostri interventi sono stati utili a sbloccare in passato le somme.
Gli altri impegni di natura economica che riguardano il pagamento del Sal 8, (che doveva essere pagato nel novembre scorso) sono rimasti inevasi, compreso il Sal 9 (scaduto il 20 dicembre 2016). Sta per scadere il Sal 10 (prossimo Marzo) per un totale a questo punto di ventidue milioni di euro.
“Se si ferma la Cosige, precisa Cascone, il problema diventa drammatico perché s’interrompe uno dei punti attivi che nei fatti ha fronteggiato in qualche modo la notevole crisi del comparto edile, si è già perso il 50 per cento dell’occupazione del settore rispetto al 2008 a oggi, per il quale non s’intravvedono riprese”. La politica che fa? Graziana Stracquadanio della segreteria regionale della Fillea Cgil Sicilia denuncia che delle azioni estemporanee e un tantum non si sente alcun bisogno. La politica deve intervenire in modo serio, continuo e concreto.