E’ approdata nel porto di Pozzallo la nave ‘Peluso’ con 337 migranti a bordo recuperati nel corso di tre distinti eventi su imbarcazioni in difficoltà nel Canale di Sicilia. A bordo anche un ferito da arma da fuoco e alcune donne in gravidanza. Gli uomini del gruppo interforze sono già all’opera per individuare i presunti scafisti e risalire
alla dinamica dei fatti che hanno portato al ferimento del migrante, probabilmente prima della partenza dalla Libia. Nen giorni scorsi, come si sa, sei presunti scafisti di varie nazionalità sono stati fermati dalla Polizia di Stato di Ragusa perché ritenuti gli scafisti dei 466 migranti che viaggiavano su gommoni e barchini in legno tratti in salvo in diverse operazioni nelle acqua antistanti la Libia sabato scorso e fatti sbarcare domenica scorsa a Pozzallo.
Devono rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I fermati sono tre senegalesi, Ousman Keita, Diouf Serigne Fallown e Senor Bavier, rispettivamente di 34, 24 e 20 anni, due gambiani, Ceesay Bakari e Mbemba Saidy, rispettivamente di 26 e 18 anni, e un bengalese, Shilazu Islam, di 21.
I migranti, provenienti dal centro Africa, sono stati ospitati nell’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. Alle operazioni di soccorso hanno preso parte la nave «Sps Canarias», la nave dalla Guardia Costiera «luigi Dattilo» e la nave Ong «Golfo azzurro». Secondo i migranti, ascoltati come testimoni, i sei scafisti non erano insieme a loro nel capannone e godevano di assoluta autonomia, traendo tutti i vantaggi grazie agli accordi presi con i libici. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa.