“Stigmatizziamo l’intervento del senatore Francesco Campanella sul mercato ortofrutticolo di Vittoria che ne invoca il commissariamento. La struttura di Fanello, piuttosto, va difesa da interventi populisti di esponenti politici che, come nel caso di Campanella, non conoscono affatto la complessa realtà di cui stanno parlando”.
E’ quanto sostengono i consiglieri di Riavvia Vittoria, Daniele Barrano (capogruppo), Maria Rosa Mazzone, Toti Miccoli e Agata Iaquez a proposito delle dichiarazioni rese in Aula dal senatore in questione sulla vicenda dell’incendio dei quattro tir del Caair. “Che l’attentato incendiario sia una pagina triste della nostra città, che occorra correre ai ripari e impedire alla criminalità organizzata di rialzare la testa – sottolineano i quattro consiglieri – qui nessuno, in città, si è mai permesso di negarlo. Anzi, siamo ben consapevoli che la presenza dei delinquenti che intendono riappropriarsi dei gangli vitali della nostra economia va combattuta senza un istante di tregua. Ma da qui ad adottare provvedimenti che rischiano di ammantare di una cappa di mafiosità l’intera città ce ne corre. Il commissariamento del mercato auspicato da Campanella non farebbe altro che aggravare il già difficile quadro con cui gli operatori del settore si confrontano tutti i giorni. Riteniamo, piuttosto, che le soluzioni debbano essere altre e, in questo senso, molto bene sta facendo il sindaco Moscato che ha già chiesto un vertice a Roma, ai ministeri dell’Interno e dell’Agricoltura, sull’allarme agromafie. La piaga mafiosa va combattuta senza adottare sistemi che, piuttosto, rischierebbero di favorirla. Noi, nel nostro piccolo, come consiglieri comunali, ci sentiamo di potere fornire sino in fondo il nostro appoggio a chi vuole sostenere la strada della legalità. E tutto ciò anche e soprattutto in difesa dei numerosi lavoratori onesti che operano all’interno del sito. Agire in modo corretto è l’unica risposta da fornire a chi intende creare scompigli nella società civile e precipitare Vittoria negli anni bui di un tempo”.