Consiglio comunale di Modica. Incardinato il punto relativo alla dichiarazioni programmatiche del sindaco

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Votati i verbali, tranne uno, delle sedute precedenti e incardinata la discussione sulla relazione dell’attività del sindaco e dell’amministrazione Abbate che riguarda un arco di tempo di tre anni e mezzo. La seduta ha subito una sospensione e il rinvio di un’ora e poi delle 24 ore per mancanza del numero legale. La seduta si è interrotta quando ancora il primo cittadino doveva ancora terminare l’illustrazione della relazione. Presenti sedici consiglieri il presidente Garaffa dà alcune comunicazioni.

Una riguarda la conferenza dei capigruppo allargata ai consiglieri dei comuni interessati al presidio ospedaliero Modica – Scicli; un’ anticipazione sull’argomento sarà offerta da una conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Modica fissata per giovedì 9 marzo alle 16 unitamente al punto che riguarda invece la questione legata all’attività ispettiva.
Il presidente Garaffa invita il consiglio a prendere in esame un momento di confronto con l’associazione culturale Dialogo al fine di discutere della relazione dalla stessa redatta e riguardante gli aspetti morfologici e idrogeologici di Modica Bassa con illustrazione di dati tecnici accompagnata da un’ampia documentazione fotografica.
Sulla questione relativa alle interrogazioni sollevata dal consigliere Piero Covato, fa fede la nota sottoscritta da quindici consiglieri di maggioranza, laddove il segretario generale, dr. Bella, ha articolato una risposta, inviata a tutti i consiglieri comunali dove si evince che il regolamento prevede che le interrogazioni vengono trattate secondo ordine di arrivo.
Poi c’è un aspetto fondamentale che non è emerso, sostiene il Presidente Garaffa, quello secondo il quale il sindaco entro trenta giorni deve rispondere alle interrogazioni e non solo a quelle scritte, come da regolamento.
Il consigliere Cappello Rizzarello valuta che le comunicazioni, in alcune sedute, si sono trasformate in interrogazioni a detrimento di quelle già presentate alle quali bisogna dare la precedenza su tutte le altre.
Il consigliere Tato Cavallino chiede lumi sulla fattibilità della riunione per le aste giudiziarie; poi propone una conferenza di servizio propedeutica alla riunione con gli altri comuni sulla questione dei presidi ospedalieri.
Valuta che le interrogazioni devono avere delle risposte e ritorna a proporre un consiglio comunale al mese per discutere solo di quelle. Poi rivolto al presidente si chiede del come mai non si è rispettato il termine di trenta giorni per rispondere alle interrogazioni.
La consigliera Ivana Castello rileva che ci sono sue interrogazioni ormai temporaneamente superate ma intende confermarle pretendendo la risposta del sindaco.
Poi chiede all’amministrazione cosa ci sia di vero in ordine al pericolo di licenziamento di 37 unità alla SPM e quindi vuole sapere di più su questo argomento.
L’Assessore Salvatore Lorefice sulla proposta di convocare una conferenza dei capigruppo allargata all’associazione “Dialogo” ritiene che sia una decisione che deve assumere la stessa conferenza dei capigruppo. Poi per quanto riguarda la statistica relativa alle presenze dei consiglieri in aula sarebbe necessario far rilevare quella che c’è al momento delle votazione degli atti.
Il consigliere Michele Polino, al di là della conferenza dei capigruppo, propone la seduta di un consiglio mensile solo per le interrogazioni.
Il presidente Garaffa sulla aste giudiziarie attende che l’assessore Rita Floridia gli dia una data per la discussione.
Sui tempi morti delle interrogazioni ha già notiziato l’assessorato agli Enti Locali; poi precisa che l’amministrazione deve rispondere per regolamento entro trenta giorni.
L’iniziativa proposta dall’associazione “Dialogo” di un incontro pubblico e che ha presentato una relazione puntuale e seria sui punti di crisi in caso di nubifragi in città si può fare anche con un convegno ad hoc.
Il consigliere Giovani Scucces riaprendo l’argomento sulle problematiche esposte dall’associazione Dialogo propone l’organizzazione di un evento all’interno dell’aula consiliare con interventi a tempo per consentire un dibattito quanto più ampio possibile.
Il segretario generale illustra la sua riposta in ordine alle interrogazioni che vanno disciplinate in modo più puntuali anche con il supporto di pareri e consulenze al fine di fornire risposte quanto più trasparenti e complete possibili. Il metodo applicato oggi non consentirà mai di poter smaltire il carico delle interrogazioni e quindi propone sedute del consiglio dedicate esclusivamente alle interrogazioni.
Il presidente Garaffa ribadisce che il segretario generale non ha trattato il comma 3 dell’art 20 che è quello che impone al sindaco di dare risposte entro trenta giorni dalla presentazione delle interrogazioni.
Oggi ci sono 43 interrogazioni non trattate e bisogna risolverlo questo problema con dei consigli comunali ad hoc.
L’assessore Salvatore Lorefice, rispondendo alla consigliera Castello, annuncia una riunione tra l’amministrazione e i sindacati sulla questione relativa ai livelli occupazionali alla SPM e poi sarà la stessa amministrazione a riferire sull’esito della riunione in consiglio comunale. La consigliera Ivana Castello insiste per partecipare alla riunione.
Il consigliere Giorgio Falco chiede l’anticipazione del punto relativo all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
Su questa richiesta la consigliera Castello denuncia il fatto che l’anticipazione è stata chiesta per ripicca al consigliere D’Antona che si era dichiarato contrario all’anticipazione stessa. Si vota l’anticipazione del punto relativo alla votazione sui verbali delle sedute precedenti, punto aggiunto all’o.d.g. del civico consesso.
A maggioranza l’anticipazione del punto viene approvata con undici voti a favore e sei contrari e un astenuto. I verbali delle sedute delle sedute precedenti, escluso il numero ventuno, vengono approvati con tredici voti favorevoli e cinque astenuti. Si passa all’illustrazione delle attività del sindaco e dell’amministrazione in questi tre anni e mezzo di legislatura Abbate.  Il sindaco inizia a illustrare alle 20,30 la relazione programmatica e puntualizza che è sempre presente in consiglio e questo gli ha dato la possibilità di potersi confrontare sulle problematiche amministrative della città. Sostiene che avere ereditato una città in difficoltà in quasi tutti i servizi essenziali nel giugno del 2013. Città che gli dato la fiducia lontana dall’attività dei partiti e che è nata dal basso.
Si è voluto primariamente incidere sull’organizzazione del personale escludendo i dirigenti e introducendo le posizioni organizzative.
Oggi ci sono 12 settori con capo le PO con un corrispettivo di molto inferiore rispetto ai dirigenti.
ALLEGHIAMO AL COMUNICATO LA RELAZIONE DEL SINDACO E DELL’AMMINISTRAZIONE.
Dopo un’ora e venti di esposizione il presidente Garaffa ricorda che il tempo dell’esposizione della relazione è trascorso abbondantemente e invita il sindaco a terminare entro dieci minuti.
Il primo cittadino continua nell’illustrazione, ma un accesso diverbio tra il presidente Garaffa e l’assessore Salvatore Lorefice consiglia il presidente a sospendere la seduta. Sindaco, amministrazione e maggioranza a questo punto per protesta lasciano l’aula. Alla ripresa dei lavori manca il numero legale: sono presenti otto consiglieri. La seduta è rinviata di un’ora. All’appello un solo consigliere presente, il presidente del consiglio comunale.

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