Si è conclusa con il confronto all’Ordine dei Medici della provincia di Ragusa e con le risposte date alle domande provenienti dai rappresentanti della professione medica e dai referenti delle professioni sanitarie, tra cui l’annunciato sblocco, a breve, delle assunzioni, la giornata iblea del sottosegretario alla Salute, on. Davide Faraone.
Alla presenza del presidente della Commissione Sanità Ars, Pippo Digiacomo, del deputato regionale Nello Dipasquale e della senatrice Venerina Padua, ma anche dei componenti del direttivo dell’Ordine e del manager Asp, Maurizio Aricò, il sottosegretario ha raccolto tutte le numerose segnalazioni che sono state sottoposte nel corso dei vari interventi dei rappresentanti del mondo sanitario ibleo. Il confronto è stato aperto dalla relazione del presidente dell’Ordine, Salvatore D’Amanti, che ha ribadito lo scopo della riunione, cioè quello di discutere “delle problematiche della sanità iblea, in questo momento storico, in ambito nazionale, di grande difficoltà sul piano economico e sociale. Un momento in cui è particolarmente importante un uso attento e oculato delle risorse finanziarie disponibili e in particolare delle risorse destinate alla tutela della salute. Per questo motivo è auspicabile ascoltare da chi, in prima linea, ogni giorno vive quotidianamente le problematiche riguardanti la garanzia della salute del nostro territorio. E per questo motivo abbiamo chiesto il confronto con il sottosegretario in modo da focalizzare le varie criticità e i possibili suggerimenti da trasferire poi in ambito nazionale”. Quanto è nei fatti avvenuto con l’avvicendarsi dei rappresentanti delle varie categorie mediche, dai medici generalisti ai medici ospedalieri, dai medici che si occupano dell’età pediatrica agli specialisti ambulatoriali, ai giovani medici, in questo caso rappresentanti dal segretario dell’Ordine, Mario D’Asta, che chiedono risposte sul proprio futuro ma anche su quello della sanità. Temi, quelli della necessità di superare il precariato, che erano stati introdotti anche dagli interventi dei parlamentari Digiacomo e Padua, tesi a ribadire anche la necessità del potenziamento dell’asse ospedale-territorio, pur partendo dalla constazione che in provincia di Ragusa si è già fatto tanto ma che vi sono alcune criticità da superare. Dai medici e dai rappresentanti sindacali che si sono susseguiti al podio è arrivata la puntuale analisi delle principali problematiche esistenti, come la necessaria stabilizzazione dei medici ospedalieri, la riduzione delle liste d’attesa, le code al pronto soccorso, il nuovo contratto di lavoro, il potenziamento di alcuni reparti, la creazione di strutture pediatriche e, in ambito nazionale, la pubblicità ingannevole. In alcuni interventi si è chiesta una maggiore distensione dei rapporti con la direzione dell’Asp locale anche alla luce delle scelte operate nella redazione del piano sanitario provinciale mentre lo stesso manager Aricò ha manifestato le difficoltà a trovare figure specialistiche per guidare alcuni reparti, con bandi andati praticamente a vuoto. Infine la questione dei concorsi e del turnover dei medici andati in pensione, questione rilanciata anche dagli interventi della dottoressa Angela Militello e del dottoressa Rosa Giaquinta, rispettivamente componente e vicepresidente del consiglio direttivo dell’Ordine. Il sottosegretario Faraone ha ribadito l’utilità dell’incontro che è servito a raccogliere alcuni dei nodi cruciali utili al miglioramento delle politiche inerenti il sistema sanitario nazionale. Il rappresentante del Governo nazionale ha sottolineato l’impegno che su più fronti si sta andando a sviluppare rassicurando, soprattutto sulla questione riguardante lo sblocco dei concorsi, che tra pochi giorni vi saranno importanti e significative novità. Cambiamenti positivi che riguarderanno anche la questione degli ospedali territoriali in un’ottica comunque di servizio complessivo alla collettività, evitando dunque i localismi. Faraone ha poi parlato delle differenze che ancora oggi esistono, in ciascuna regione, nel mondo sanitario e per tale ragione sarebbe stata utile l’uniformità che si sarebbe ottenuto con la vittoria del si al recente referendum. In ogni caso si sta cercando di evitare le parcellizzazioni prevedendo interventi unitari, come già ad esempio sta accadendo per il piano vaccini. Infine il sottosegretario ha sottolineato la qualità dell’offerta sanitaria iblea che presto vedrà l’apertura del nuovo ospedale di Ragusa, con la consapevolezza che si è dinnanzi ad un sistema sanitario che funziona anche grazie, e forse soprattutto, all’abnegazione di tutti gli operatori sanitari.