Violazione dei sigilli e soppressione degli stessi e dei certificati, falso ideologico e materiale in concorso. Per questi reati il Tribunale di Ragusa ha condannato a tre anni e due mesi di reclusione e 700 euro di multa
Raffaele Petriglieri e a due anni di reclusione e 500 euro di multa Giovanna Petriliggieri, entrambi difesi dall’avvocato Giorgio Terranova. Secondo l’accusa, i due avevano apposto i contrassegni di animali già macellati denunciandone lo smarrimento e chiedendo la duplicazione dei sigilli auricolari per trarne ingiusto profitto, inducendo in errore il Servizio sanitario nazionale e il Servizio veterinario dell’Asp 7 di Ragusa.
In buona sostanza avevano macellato e venduto capi di bestiame con certificazioni che appartenevano ad altri animali facendo venir meno una serie di controlli che certificano in modo esclusivo ed ufficiale l’identità dei bovini permettendo al Servizio sanitario nazionale di tracciarne l’esistenza e lo stato di salute, dalla nascita alla macellazione.