E’ tornato a riunirsi il Consiglio Direttivo di “Confronto”, associazione Iblea per la società e per lo sviluppo. All’ordine del giorno l’esame delle diverse questioni aperte e l’avvio del tesseramento 2017 e della nuova campagna di adesione anche in vista della prossima convocazione dell’assemblea che, oltre alla approvazione del bilancio 2016, dovrà procedere al rinnovo delle cariche sociali.
Nel corso della riunione è stato fatto il punto sulla situazione venutasi a determinare in ordine all’accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa a quella di Catania. E, se da un lato è stata espressa soddisfazione per il fatto che il relativo iter è stato bloccato in piena sintonia con la posizione e con le richieste formulate da mesi dall’associazione, dall’altro sono state espresse perplessità e preoccupazioni per il fatto che, dopo il provvedimento di sospensione della convocazione del Consiglio della nuova CamCom del sud est, adottato dall’assessore regionale delle attività produttive dopo la netta presa di posizione del Presidente della Regione Crocetta, si è registrato e si registra un calo di tensione non compatibile con la delicatezza della causa e l’importanza dell’obiettivo che si vuole raggiungere nell’interesse del territorio. Il risultato fin qui raggiunto, ancorchè soddisfacente, è solo parziale. Si è riusciti infatti a sospendere l’iter avviato, ma non certo a scongiurare l’accorpamento contestato e di conseguenza il trasferimento a Catania. “Confronto”, a seguito di quanto deciso, si è attivata per sollecitare quanti hanno a cuore il problema, per far si che nelle sedi opportune, laddove si dovrà decidere il destino della Camera di Commercio di Ragusa, giunga forte e chiaro il rifiuto del territorio ibleo per una non condivisa scelta di buona parte delle organizzazioni datoriali, che risponde solo ad obiettivi di potere e non rispecchia per nulla la reale volontà degli imprenditori della provincia di Ragusa. Da parte del consiglio dell’associazione è stato rilevato come, nonostante i vari pronunciamenti contrari all’accorpamento, non si è ancora registrato, come invece si è fatto a Siracusa, quel “fronte unico” da parte di tutta la classe dirigente dell’area iblea per bloccare una scelta tanto penalizzante per l’intera area iblea che nulla ha da spartire con una dimensione territoriale tanto dispersiva e con un Ente Camerale, tanto distante quanto distaccato dalla nostra realtà imprenditoriale, produttiva ed economica. Il Direttivo di “Confronto” ha evidenziato che se l’accorpamento è stato sospeso è perché i Parlamentari, i Sindaci e le Organizzazioni di Siracusa “a blocco”, hanno chiesto l’esclusione della CamCom aretusea. E, nonostante il fatto che anche a Ragusa in tanti, a partire da “Confronto” , si sono dichiarati decisamente contrari all’accorpamento, ovunque si continua a parlare solo della posizione di Siracusa fino al punto che non sono pochi coloro che tentano di far passare l’inaccettabile ipotesi, sostenuta ancora purtroppo da una parte dal Consiglio della CamCom iblea, di accorpamento tra gli enti di Catania e di Ragusa.