Domenica prossima, nei locali del Il Poggio del Sole Resort a Ragusa con inizio alle 9,00 si terrà la 39^ Assemblea Provinciale degli Associati Avis di Ragusa.
All’ordine del giorno l’esposizione e la conseguente approvazione della relazione del Consiglio Direttivo, tenuta dal Presidente Salvatore Poidomani, del bilancio consuntivo del 2016 e del preventivo finanziario 2017, la relazione del Direttore Sanitario Salvatore Calabrese ed altre previsioni statutarie, nonchè il rinnovo delle cariche sociali. Saranno presenti 143 delegati in rappresentanza dei soci e delle 13 Avis della Provincia di Ragusa. L’Avis iblea, per l’ennesima volta, si conferma una grossa, positiva realtà e sono proprio i numeri e le iniziative ad evidenziarlo. Infatti le unità di sangue donate dai 24.537 soci hanno raggiunto la quota di 37.130 registrando così un ennesimo avanzamento nella performance. Molte ed interessanti sono state le iniziative sviluppate nel corso del 2016, soprattutto nella scuola e nella formazione come strategico e indispensabile supporto, sia per la promozione, sia per la necessaria qualificazione ad operare nelle strutture di raccolta delle unità di sangue. Un lavoro qualificato ed impegnativo svolto in continuità con il mandato del quadriennio. Un grande sforzo teso a proiettare l’associazione verso un ulteriore rafforzamento promozionale e strutturale. vedi tra l’altro le campagne di comunicazione sociale ed istituzionale e la rimodulazione e l’accreditamento della rete della raccolta che oggi si articola con una Unità di raccolta (Ragusa) e 12 Articolazioni Operative (strutture di tutte le altre Avis) . Anche quest’anno, oltre agli importanti obblighi istituzionali e le valutazioni sul lavoro svolto con i risultati ottenuti, l’Assemblea dovrà valutare gli aspetti che riguardano il percorso di consolidamento delle innovazioni introdotte nel sistema trasfusionale nazionale e regionale con il recepimento di stringenti normative europee di carattere tecnico-sanitario (autorizzazioni, accreditamenti e centralizzazione della raccolta) e considerare i cambiamenti che potrebbero venire dalla riforma del Terzo settore. Tutti fattori di innovazione che incidono profondamente non solo sul sistema organizzativo ma anche sull’approccio all’impegno associativo.