La Polizia a seguito dello sbarco di ieri mattina ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di: NDONG Ousmane, 33 enne senegalese, JIMOH Jafaru, 23 enne nigeriano, SWARE Yousouf, 26 enne senegalese, KUYIATEH Jalibabry 22 enne del Gambia e SADIO Seydou 33 enne del Senegal.
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto i 5 a distanza di poche ore dall’approdo della nave che ha effettuato il soccorso.
Anche in questa occasione gli scafisti sono stati riconosciuti dai migranti passeggeri come coloro che hanno condotto i gommoni soccorsi nelle acque antistanti la Libia. Le indagini sono state avviate nell’immediatezza e sono durate ben 15 ore per individuare gli scafisti e tuttora sono in corso approfondimenti per identificare altri soggetti probabilmente responsabili di essere stati coloro i quali hanno comandato altre imbarcazioni.
Secondo i migranti ascoltati come testimoni, gli scafisti, anche in questo caso sono partiti in momenti diversi e da spiagge diverse, segno della presenza di più organizzazioni criminali sulle coste libiche. Si registra la presenza nuovamente di nuclei familiari siriani con numerosi bambini di tenera età.
Al termine delle indagini è stato possibile acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli scafisti centro africani, responsabili, senza alcun dubbio, secondo i testimoni ascoltati di aver condotto per ottenere un profitto ingiusto. Gli arrestati sono stati condotti presso l’istituto di pena di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel 2017 sono 20 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.