Ha riscosso notevoli apprezzamenti il XII appuntamento del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, tenutosi ieri presso l’Auditorium del Palazzo della Cultura, dedicato alla presentazione dell’ultimo libro edito da Marsilio, “Alla luce del mito”, dello scrittore, filosofo e giornalista pugliese Marcello Veneziani, noto nel panorama culturale nazionale per le sue numerose pubblicazioni. La serata è stata introdotta dal presidente del Caffè Letterario, Domenico Pisana, a cui è seguito il saluto istituzionale dell’assessore alla cultura del comune di Modica, Orazio Di Giacomo,
in rappresentanza dell’Amministrazione, e successivamente del Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa. Nella sua introduzione Domenico Pisana ha evidenziato come il mito di cui parla Veneziani si presenta quasi come “una facoltà d’intuizione che ha le sue radici negli strati più profondi dell’anima, una facoltà di afferrare intuitivamente le realtà invisibili, trascendenti”. Il mito inteso come la verità dell’interpretazione metafisica che cerca di ricostruire le fondamenta di una società dove gli idoli e i suoi surrogati hanno fatto piazza pulita di ogni dimensione valoriale. “Il mito è innanzitutto narrazione, il racconto delle origini – spiega Marcello Veneziani – ogni storia discende da un mito, ogni religione discende da un mito, cioè da un racconto dell’origine del mondo. In secondo luogo il mito è proiezione: usciamo dalla gabbia dell’Io della nostra quotidianità e ci proiettiamo in una dimensione diversa. Il mito, infine, è elevazione perché ci fa vedere il mondo da un punto di vista superiore e ci permette di raggiungere una visione del mondo superiore alla realtà. Il mito, infatti, è alle origini di quasi tutte le attività spirituali, di pensiero, di fede e di arte che costituiscono l’orizzonte delle origini del mondo. Il mito è anche la sorgente principale della poesia e della letteratura, (Omero); è anche luogo da cui trae spunto la filosofia, (Platone). Chi crede che i miti appartengono all’infanzia, non si rende conto che invece essi siano fondamentali in ogni epoca umana. La perdita del mito provoca la perdita del pensiero: lo vediamo nella nostra epoca dove le suggestioni hanno preso il posto della ragione perché si comincia a credere a tutto ciò che passa la società; si comincia a credere a nuove forme di superstizione astrologiche”. Dunque il mito è un bisogno dell’anima, è la capacità di proiettarci in un’altra dimensione, in un piano elevato da dove si scorge il bello del mondo. Il mito può introdurre alla verità, ed importante perché essendo questo un tempo di naufragi, in questa dimensione decadente, il mito può salvare perché ci fornisce occhi nuovi per vedere la realtà.
La serata è stata arricchita inoltre dalle letture di Daniele Voi, conduttore di Radio Video Mediterraneo di alcuni brani del volume “Alla luce del mito”, molto apprezzati dall’autore e dal pubblico; gradevoli e coinvolgenti sono stati gli intermezzi musicali a quattro mani al pianoforte, eseguiti dal Duo “Vindingi-Salerno”.
Al termine della serata Domenico Pisana ha omaggiato Marcello Veneziani con due suoi libri, “Modica in un trentennio. Percorsi di storia di una città in cammino 1980-2010, e il libro di poesie “Tra naufragio e speranza”.
L’intervista a Marcello Veneziani è di Eleonora Sacco