La Corte d’Appello, seconda sezione penale di Catania, ha deliberato la restituzione dei beni confiscati nel mese di novembre a Gaetano Tedesco, vittoriese, su provvedimento del Tribunale di Ragusa emesso nel 2013 su proposta del Questore di Ragusa. Tedesco era risultato fallito dal 1989. La confisca era stata eseguita da Squadra Mobile, Carabinieri e Guardia di Finanza nel corso dell’operazione denominata “Deutsch Galaxy”.
Il provvedimento era stato esteso anche a quattro soggetti ritenuti “vicini” al Tedesco,
che era risultato dalle indagini esperite, disporre direttamente di beni intestati “fittiziamente” a questi ultimi.
Il provvedimento aveva compendiato in toto le risultanze investigative che diedero luogo all’emissione del provvedimento di sequestro il 21 novembre 2011. L’ammontare del valore dei beni confiscati (imbarcazioni ed autovetture di lusso, mezzi commerciali, motoveicoli, diversi immobili, numerose aziende e società, alcune delle quali ubicate nelle province di Ragusa, Milano e Trento, oltre che in Francia e nella Repubblica di San Marino, numerosissimi rapporti economici in diversi istituti di credito, finanziarie, poste italiane) ammonta 5 milioni di euro.
La Cassazione, in precedenza, aveva annullato il provvedimento, rinviando per nuova deliberazione alla Corte Territoriale affinchè fossero colmate le lacune e le discrasie giuridiche della motivazione. In particolare – si leggeva nella decisione dei giudici romani – si assumono sia la totale estreneità della società Fincompany SpA agli ipotetici traffici criminosi attribuiti o attribuibili a Tedesco, sia, comunque, l’incolpevole affidamento della società che ha operato in assenza di un rapporto diretto con il Tedesco”.