Misura 4.1 del Psr Sicilia, l’on. Orazio Ragusa: “Abbiamo fatto votare in Aula un odg per impegnare il Governo regionale a prorogare il termine del 10 aprile per dare la possibilità a tutte le aziende agricole di partecipare”

orazio_ragusa (2)

 
“E’ in scadenza il 10 aprile 2017 il termine per presentare le domande per fruire delle agevolazioni della misura 4.1 del Psr Sicilia che sostiene gli investimenti nelle aziende agricole”. A dirlo l’on. Orazio Ragusa a proposito della misura promossa dal Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e finanziata coi fondi comunitari Psr 2014/2020, misura che mira a

sostenere lo sviluppo delle singole aziende, il loro consolidamento, il rafforzamento delle filiere agroalimentari e l’aggregazione fra imprese, favorire la diversificazione produttiva, l’innovazione e la sostenibilità ambientale. “Ci siamo impegnati a sollecitare l’assessore regionale all’Agricoltura – chiarisce l’on. Ragusa – per ottenere una proroga visto che, se così non fosse, sarebbero numerosi i produttori agricoli siciliani impossibilitati ad accedervi, sia a causa dei tempi eccessivamente brevi previsti dal bando per la presentazione delle domande, sia per le difficoltà tecniche che rendono assolutamente complicata la procedura telematica di adesione al bando. Per questo motivo, abbiamo fatto votare in Aula all’Ars un odg che impegna il Governo a procedere in tale direzione. Non è possibile che per un bando così lungamente atteso dagli agricoltori siciliani, già alle prese con problemi non da poco, si corra il rischio di tagliare fuori un numero così elevato di operatori in quanto non è stato possibile prevedere una scadenza che andasse bene per tutti. Sono anche i professionisti del settore, gli agronomi ad esempio, a sollecitare un intervento della buona politica in tal senso”. Beneficiari della misura sono gli agricoltori e le imprese agricole e quelle operanti nella filiera, nonché i loro consorzi e forme associative. Il contributo comunitario è del 50% del totale delle spese ammissibili ma può arrivare fino al 70% per i giovani agricoltori, per le aziende agricole in aree montane o protette e per i progetti integrati.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa