“La levata di scudi contro l’Amministrazione comunale di Ragusa per la scelta di sopprimere il servizio di doposcuola e attività integrative nelle classi cittadine della scuola dell’obbligo, oltre che per i motivi già sottolineati da alcuni colleghi dell’opposizione, ha bisogno di essere motivata ulteriormente con alcune circostanze oggettive”.
Ad evidenziarlo è la consigliera comunale di Insieme, Elisa Marino, a nome dell’intero gruppo, dopo un confronto con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Ragusa e dopo la dura protesta degli stessi insegnanti ieri sera in seno al civico consesso. “La situazione è così grave – afferma Marino assieme agli altri componenti del gruppo consiliare Insieme – da avere spinto alcuni presidi a sottoscrivere una lettera inviata all’Amministrazione comunale in cui si mettono in luce tutta una serie di difficoltà con cui, mancando i suddetti insegnanti, bisognerà fare i conti a partire dalla prossima stagione scolastica. Le docenti comunali del servizio doposcuola, infatti, avendo acquisito nel corso degli anni una specifica professionalità, aiutavano i colleghi a gestire nelle classi gli alunni per i quali necessitavano maggiori attenzioni, che risultavano essere più indietro sul piano dell’apprendimento. Ci sono stati, nel corso di questa stagione scolastica, numerosi casi. La maggior parte riguarda i bambini stranieri che arrivano durante l’anno e che, naturalmente, hanno bisogno di migliorare la propria alfabetizzazione. Per cui le docenti comunali in questione si occupavano di aiutarli a scrivere, a parlare in modo corretto, ad esprimersi. Nel momento in cui il personale in questione viene a mancare, i dirigenti scolastici si troveranno a fare i conti con problematiche molto serie. Ciascuno di questi insegnanti, poi, nelle varie scuole cittadine, ha raggiunto un invidiabile grado di specializzazione sulla base delle competenze maturate. Inoltre, è ormai da decenni che operavano. Alcuni tra questi riescono ad integrare anche l’azione dei docenti di sostegno che, ormai, operano per pochissime ore. Avevano acquisito una preparazione personale notevole e risultano essere indispensabili, stando a quanto ci riferiscono i dirigenti scolastici, non solo sul piano professionale ma anche dal punto di vista umano. Ecco perché chiediamo all’Amministrazione comunale, così come tra l’altro hanno fatto ieri i genitori degli studenti molto preoccupati per quanto sta accadendo, di non smantellare questa rete fondamentale dal punto di vista del welfare scolastico e di rivedere la decisione assunta con delibera della Giunta municipale. E’ opportuno riconoscere che è stata una scelta sbagliata e tornare indietro non sarebbe l’ammissione di un errore bensì l’avere acquisito piena consapevolezza che le scuole dell’obbligo della nostra città non possono rinunciare a un simile essenziale servizio”.