«L’assessorato regionale delle Infrastrutture e il Consorzio autostrade rispettino la legge e rispettino gli impegni assunti in Prefettura. Qui si rischia di bloccare i lavori della Rosolini Modica.»
Questo il commento di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che, con Franco Cascone, Graziana Stracquadanio, Paolo Gallo, Carlo Spinello e Nicola Spadaccino, dopo l’ultima nota ricevuta da Società Italiana per condotte d’acqua, titolare dei lavori, che lamenta il mancato pagamento del Sal (oltre 7 milioni di euro) atteso, come impegni assunti al tavolo prefettizio il 27 febbraio scorso, entro fine marzo, tornano a chiedere il rispetto degli impegni e della legge.
«Impegno disatteso – sottolineano i segretari – che si aggiunge ai mancati interventi per l’eliminazione di quelle “interferenze” (tralicci e piccoli edifici lungo il tracciato ndr) che impediscono la prosecuzione dei lavori di costruzione.
Questo stato di incredibile e incomprensibile immobilismo, ha già provocato la decisione di un’azienda sub appaltante che, a febbraio, ha rescisso il contratto lasciando senza lavoro e con quattro mesi di stipendio da percepire ben 40 persone. Quell’azienda, nonostante le nostre richieste, non è stata sostituita dalla committente.
Questo sindacato, con due note inviate il 30 gennaio e il 7 marzo scorsi, ha chiesto, come prevede la legge, il pagamento delle spettanze dovute al committente (Cas), all’appaltante (Co.Si.Ge) ed ha scritto al R.U.P affinché si accertasse della situazione. Nonostante i vari richiami al rispetto della legge, ad oggi nessuno dei soggetti indicati, il presidente Cas Faraci, il direttore dello stesso Consorzio Pirrone, lo stesso RUP Sceusa, né tantomeno COSIGE, ditta appaltante, hanno dato risposte o evidenza di qual è lo stato dell’arte.
Ma tutto questo, non riesce a scalfire questa mala burocrazia che rischia di arrecare gravi danni all’economia di questa provincia. Fillea, Filca e Feneal continuano a chiedere il rispetto degli impegni assunti. Assessore, capo di gabinetto della Regione, presidente del CAS, devono dare risposte immediate.
La dignità dei lavoratori, almeno 200 quelli impegnati in questo momento sul cantiere, non può essere scalfita dalla incapacità di qualcuno. Come accade spesso ultimamente ci appelliamo ancora una volta a Sua Eccellenza il Prefetto perché, nel suo ruolo e con la sensibilità che le riconosciamo, faccia rispettare la legge e soprattutto la dignità dei lavoratori..»