Un ordine di custodia cautelare ed una denuncia in stato di libertà, in quanto già in carcere per gli stessi reati commessi in altra sede, è stata ottenuta per due pluripregiudicati catanesi individuati a Comiso dopo laboriose indagini ed autori di un furto in abitazione a Comiso.
Il 3 giugno 2016 Carmelo Reina, catanese di 44 anni, giungeva da Catania con F. R. di 61 anni, ed altro individuo allo stato non ancora identificato, per commettere un furto in una abitazione sita a Comiso in via Marchese; dopo aver forzato il cilindretto della porta d’ingresso dell’abitazione di proprietà di un comisano 64 anni, i tre si introducevano all’interno della stessa, impossessandosi di 5 orologi da uomo marca Gucci, Dolce e Gabbana, Maserati, Sector e Festina, 2 orologi da donna marca Furia e Cavalli, nonché monili in oro. Dopo pochi minuti dall’ingresso, si allontanavano come se nulla fosse, portando via alcune buste.
Il tutto con l’aggravante di aver commesso il fatto adoperando violenza sulle cose ed in numero di tre persone. I due soggetti individuati agivano essendo entrambi pluripregiudicati con la recidiva reiterata specifica.
Il 15 giugno successivo, dopo elaborate indagini gli inquirenti, che nel frattempo acquisivano i filmati del sistema di videosorveglianza di uno stabile confinante con la proprietà del derubato riuscivano, dalla visione degli stessi, a risalire all’autovettura a bordo della quale i soggetti avevano perpetrato il furto, in particolare una Citroen Picasso, di proprietà ed in uso all’odierno arrestato Reina Carmelo.
Le immagini ritraevano la presenza di tre persone che scendevano dall’autoveicolo, che si dirigevano verso l’immobile preso di mira e che ne uscivano dopo pochi minuti con un sacchetto contenente verosimilmente la refurtiva. Il conducente e proprietario del veicolo veniva riconosciuto anche grazie ad una foto segnaletica presente nel CED della Polizia essendo come detto pluripregiudicato. Successivamente con una informativa del 12.12.2016 gli investigatori pervenivano alla identificazione di uno dei complici in F. R., frattanto raggiunto provvedimento definitivo di pena detentiva sempre per reati contro il patrimonio.
Poiché dalle indagini il Gip del Tribunale di Ragusa ha ritenuto che sussistono indizi di colpevolezza per il reato ipotizzato a carico di Reina Carmelo e del suo complice così come emerge dalla denuncia della persona offesa e dalle immagini riprese dal circuiti di sorveglianza in considerazione dei quattro precedenti specifici di Reina, disponeva la custodia cautelare per il Reina e la denuncia per il complice considerato che lo stesso già è in carcere per scontare pene definitive.