Prestigioso riconoscimento per il Comune di Acate, quale “Ente Virtuoso”, per aver superato in un anno nella raccolta differenzia il 50%, classifica stilata da“ Progetto Comfort”. L’attestazione di virtuosità è stata consegnata a Catania, giovedì mattina, al Sindaco Francesco Raffo, dal dirigente regionale, Ing. Salvatore Cocina, e dal rappresentante della Presidenza della Regione.
“E’ una grande soddisfazione- ha dichiarato il primo cittadino- per l’intera comunità acatese. Non è cosa di poco conto essere annoverati tra i pochi Comuni virtuosi in tema di corretta raccolta differenziata. Questo prestigioso riconoscimento è un omaggio ai Cittadini e a quanti hanno creduto e credono che cambiare si può, che anche da noi è possibile avviare percorsi virtuosi difficili e che non si arretra di fronte alle ovvie difficoltà che si incontrano.
Nel corso della cerimonia si è fatto il punto sulla raccolta differenziata in Sicilia, i cui risultati sono, nel complesso, positivi, considerato che moltissimi siamo partiti da zero.
Il nostro Comune potrebbe occupare i primi posti se i dati si riferissero solo al centro abitato. Purtroppo abbiamo il problema delle campagne e, soprattutto, di Macconi. Il territorio di Acate è estremamente vasto, densamente coltivato ed abitato, con la presenza di aziende ed imprenditori provenienti da numerosi comuni limitrofi. In modo particolare, la fascia trasformata presenta una popolazione eterogenea e ciò, naturalmente, rende gli interventi di raccolta dei rifiuti più complessi. Per questo stiamo ponendo la massima attenzione alla zona marittima con l’istallazione fra pochi giorni di telecamere e vigilanza.
Ma la vera sfida è un’altra e a Catania è stata solo sfiorata: il conferimento e la trasformazione dei rifiuti. Le discariche sono al collasso, alcune presto saranno chiuse. Non si riesce a bonificare quelle già chiuse che inquinano, i soldi scarseggiano. E stiamo a discutere sul sesso degli angeli. Soprattutto nessuno si pone il problema dei costi. Più aumentano le tasse e meno persone pagano. Ormai la pressione fiscale ha raggiunto limiti insopportabili. Bisogna invertire la rotta, riducendo i costi, per ridurre le tasse. Altrimenti… all’Oracolo la risposta. Il Comune di Acate ha l’ARO, con regolare decreto, che prevede, oltre alla raccolta differenziata, anche quella degli scarti dell’agricoltura, delle potature e del verde pubblico, con trasformazione, unitamente agli umidi del centro abitato, direttamente in loco. Mi viene difficile comprendere come mai ci si arrovelli sui rifiuti, sui potenziali siti, e non si ha il coraggio di dare libertà alle Amministrazioni virtuose di trasformarli in energie rinnovabili, nel rispetto, ovviamente, delle leggi sulla salvaguardia dell’ambiente e della salute: fare, dunque, quello che da anni fanno i Paesi civili, dove mai si parla di emergenza rifiuti, anzi ci chiedono i nostri. Necessita un cambio di strategia, una nuova e innovativa politica, che ci consenta di uscire dalla cronica emergenza, si combatta efficacemente l’inquinamento ambientale e si riducano i costi e le tasse, con la creazione di posti di lavoro e la fine dell’esportazione legale delle nostre risorse finanziarie. Necessitano, pertanto, scelte coraggiose e uomini disposti a scommettere sul cambiamento e su una politica innovativa. In autunno si svolgeranno le Elezioni regionali: speriamo che non siano solo appuntamenti celebrativi, come avvenuto nel passato che hanno mortificato l’elettorato, indotto a disertare le urne, fino a scendere sotto il 50%. Questo ho detto a Roma in occasione della Convention del neo Movimento Energie per l’Italia. La pasta riscaldata non la digerisce più nessuno. E le conseguenze sul piano economico, sociale e sulla tenuta della democrazia possono essere drammatiche. L’aria che si respira in giro non è delle migliori. Gli incontri tenuti a Macconi con i produttori e con i lavoratori non lasciano presagire nulla di buono”.