“Non basta una interrogazione che, seppur necessaria, deve essere rafforzata dall’azione del Consiglio comunale tutto. Vogliamo coinvolgere il civico consesso per portare dentro le ragioni di un abbandono complessivo con riferimento ad alcune zone della città che per noi, ma soprattutto per la dignità dei residenti stessi e per lo sviluppo complessivo di Ragusa.
Rimangono centrali”. A dirlo i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, i quali aggiungono: “E’ per questo che oltre alla interrogazione consiliare in cui poniamo diverse tematiche da affrontare, riteniamo necessario che sia il Consiglio comunale tutto ad esprimersi sull’analisi vera delle contrade e delle periferie e ci si confronti sulle nostre proposte per risollevarne le sorti. Non è la prima volta che interveniamo per porre all’attenzione della vita del Comune e dell’amministrazione le esigenze delle zone periferiche: più e più volte sia durante le comunicazioni in Consiglio comunale che a mezzo stampa abbiamo sollecitato l’amministrazione per intervenire in merito al tema. Ma nulla di concreto, solo qualche briciola. E’ ormai noto quanto le periferie e le contrade siano state dimenticate dal Comune, è evidente lo stato di totale abbandono in cui versano le zone periferiche del nostro territorio cittadino tutto. Le zone periferiche e contrade a cui ci riferiamo sono: Bruscè, Camemi, Castellana, Cerasella, Cimillà, Cisternazzi, Conservatore, Fontana Nova, Gaddimeli, Gatto Corvino, Genisi, Gilestra Mangiabove, Mendolilli, Monachella, Pizzillo, Nave, Poggio del sole, Principe, Puntarazzi, San Giacomo, Santa Maria degli Angeli, Serramontone, Villaggio 2000, zona industriale, ma complessivamente ci riferiamo a tutte le zone periferiche della città. Diverse le problematiche presenti: la pubblica illuminazione è insufficiente e continuano a lasciarsi al buio le periferie dove abitano cittadini ragusani in modo costante e, tra l’altro, ancora diversi pali sono obsoleti e fatiscenti ma anche pericolosi perché pronti a cadere e pertanto da sostituire. Ma non solo: il senso di insicurezza, di paura e di timore sono presenti nelle coscienze collettive delle periferie della città a causa dei continui furti. E, quindi, i residenti delle suddette zone non si sentono per niente sicuri. Scarseggiano anche fogna, acqua, marciapiedi, strade efficienti e trasporti pubblici; anche il verde pubblico sembra abbandonato a se stesso con conseguente sporcizia e mancanza di igiene oltre che di decoro. Sembra esserci disattenzione complessiva nei confronti di zone che hanno bisogno di una loro centralità nell’agenda politica dell’amministrazione. Vogliamo che si intervenga prontamente per restituire dignità e senso di cittadinanza ai residenti che non meritano di essere abbandonati a loro stessi e nel più profondo dimenticatoio battaglieremo. Ma non basta. Anche il Prg merita una riflessione importante. Si può fare di più, molto di più”.