Sabato e domenica scorsi un’edizione straordinaria di “Motostoriche nel barocco ibleo”

I partecipanti e gli organizzatori della tredicesima Motostoriche nel barocco ibleo

Incontri emozionanti. Paesaggi suggestivi. Itinerario coinvolgente. Sono alcuni degli elementi che hanno caratterizzato la tredicesima edizione di “Motostoriche nel barocco ibleo”, la kermesse promossa dal Veteran Car Club Ibleo che è andata in archivio dopo la piena riuscita della due giorni dello scorso fine settimana. Ancora una volta, gli appassionati, grazie all’attenzione loro riservata dai componenti del direttivo del Vcci,

che, come di consueto, non hanno lasciato nulla al caso, hanno potuto godere di una serie di momenti significativi, scorrazzando in lungo e in largo su due ruote d’antan per alcune delle zone più splendide della Sicilia centrale. Da Ragusa a Caltagirone, passando per Comiso e Acate, sino alla visita alla Villa del Casale a piazza Armerina. E poi la sosta al Federico II di Enna bassa. Quindi le visite a Grammichele, Licodia Eubea, Monterosso e Giarratana sino ad ammirare le pregevolezze architettoniche del barocco di Ragusa Ibla. Attimi straordinari che tutti i centauri, molti dei quali provenienti da varie zone della Sicilia, alcuni addirittura anche da Malta, hanno potuto apprezzare sino in fondo, dando un senso pieno a una kermesse non solo sportiva, capace di fare compenetrare la passione per le due ruote con quella per il territorio. Un’edizione ricca di stimoli e spunti come non manca di sottolineare il presidente del Veteran, Antonino Provenzale, che ringrazia i componenti del direttivo per avere dato vita a un’edizione straordinaria della manifestazione “senza dimenticare – aggiunge – l’attenzione che ci è stata riservata dai carabinieri e dalla polizia stradale che, con le loro moto d’ordinanza, ci hanno accompagnato lungo il percorso. E poi abbiamo onorato anche la memoria del socio Salvatore Scrofani attraverso la consegna di un contributo finanziario alla presidente dell’Airc di Ragusa, Cettina Raniolo Cassì”.

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