On. Nino Minardo: “Scuole sicure”: in provincia di Ragusa solo 13 edifici scolastici hanno una progettazione antisismica”

Nino Minardo

Apprendere dal sito “L’espresso.it” che nel Ragusano solo 13 edifici scolastici su 100 hanno una progettazione antisismica a norma – secondo dati del Ministero dell´Istruzione presenti nell´Anagrafe dell´edilizia scolastica, aggiornati all´anno 2015/2016 – è preoccupante.

Solo 37 scuole iblee su 260, hanno il certificato antisismico valido; inutile aggiungere che la nostra è una delle zone a più alto rischio sismico nel Paese e oggi, comuni ed ex province, mostrano di non avere nelle loro priorità, gli interventi di adeguamento degli edifici scolastici.
I proclami sulla “Buona Scuola” di Matteo Renzi sono rimasti tali in contrasto con quanti, compreso il sottoscritto, sollecitavamo una scuola ‘solida’, stanziando somme importanti con questa unica destinazione, obbligando i comuni a politiche per la sicurezza, cancellando spese inutili e autoreferenziali cui, invece, alcuni sindaci si dedicano.
La ricerca ci dice che a Comiso, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Santa Croce Camerina non c’è un solo istituto a progettazione antisismica; che a Scicli ce n’è uno solo, a Modica 5 su 55 e a Vittoria 8 su 55. Un terzo dei 12 istituti di Ispica, è antisismico e a Ragusa, 14 su 59. Nel resto della Sicilia il dato non cambia a conferma, purtroppo, malgrado un territorio esposto come il nostro, che le manutenzioni degli edifici non sembrano una priorità per le amministrazioni locali.
Una situazione allarmante che non si può ignorare. Per questo, torno a chiedere al Governo di intervenire immediatamente, obbligando gli enti locali a ‘mappare’ compiutamente la geografia degli edifici scolastici dei loro comuni e adeguarli subito alle normative antisismiche come elemento prioritario della loro azione e delle loro spesa amministrativa, adiuvandoli attraverso finanziamenti ad hoc finalizzati solo a questo tipo di interventi. La sicurezza delle nostre scuole e quella dei nostri figli, vale più di ogni parola e di ogni ‘buona scuola’ del terzo millennio!

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