Lo stabilimento Versalis di Ragusa, ancora una volta, per nove anni consecutivi, raggiunge l’obiettivo “zero infortuni” piazzandosi al primo posto tra le aziende del gruppo Eni con migliore performance in ambito HSE per l’anno 2016. Centoventicinque donne e uomini, 365 giorni l’anno, impegnati nel rispetto e applicazione delle migliori prassi aziendali per la cura della sicurezza, della salute e dell’ambiente: questi i numeri dell’impegno che hanno portato al raggiungimento del prestigioso traguardo.
«Le segreterie di Filctem, Femca e Uiltec territoriali, non possono che essere soddisfatte di questo risultato che premia l’impegno di azienda e lavoratori in un ambito molto delicato e complesso come quello della sicurezza sul lavoro. Zero infortuni per addetti del diretto e dell’indotto -numeri di vera eccellenza ripetuti per nove anni- è un traguardo che la dice lunga anche sulla qualità del lavoro e il rispetto per l’ambiente all’interno di Versalis per il sito industriale di Ragusa».
La premiazione è avvenuta lo scorso 5 giugno a San Donato Milanese nell’ambito del primo Eni Safety & Environment Day, presente l’amministratore delegato Claudio Descalzi. Sono state premiate le realtà operative Eni che hanno conseguito risultati eccellenti nella Sicurezza e nell’Ambiente, un’occasione per ribadire i successi societari in tale ambito e, soprattutto, per analizzare le aree di miglioramento, sempre puntando all’obiettivo “zero infortuni”.
La salute, la sicurezza e il rispetto per l’ambiente sono infatti parte del modello operativo di Eni, che nel quadriennio 2017-2020 ha previsto una spesa di oltre 5 miliardi di euro in HSE, con un impegno significativo per il coinvolgimento della forza lavoro complessiva di Eni, composta da dipendenti e contrattisti, che conta circa 100.000 persone per oltre 270 milioni di ore lavorate all’anno e che ha visto l’erogazione di circa 300 mila ore di formazione l’anno.
«Dietro ai risultati di Eni e di Versalis, per il nostro caso particolare, -concludono Filippo Scollo, Giorgio Saggese, e Giuseppe Scarpata, segretari delle federazioni dei chimici di CGIL, CISL e UIL- ci sono persone che si dedicano con impegno e dedizione ad applicare le best practices nei loro ambiti di attività. In tutti i siti industriali di Eni, infatti, sono condotte attività di valutazione dei rischi per individuare e gestire, di continuo, i principali pericoli per la sicurezza del lavoro, nel rispetto dell’ambiente, a tutela delle persone e della piena occupabilità degli addetti. Come a Ragusa, appunto».
«È in questo contesto territoriale che occorre anche leggere l’eccellenza del risultato di Versalis Ragusa.
In 5 anni (2011-2016) persi 5.000 posti di lavoro in provincia di Ragusa. Il dato emerge dalle statistiche Inail del 2016. Da 45.843 addetti stabili a 41.050 per industria, artigianato, servizi terziario. Nel 2015, report INAIL 2016;
2604 sono state le denunce di infortunio in provincia, di cui
6 infortuni mortali, 5 industria, 1 agricoltura; (tre infortuni sono avvenuti per occasione di lavoro senza mezzo di trasporto)».