La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di due eritrei di 38 anni, HAILE Yemane, e TAGHLET Yohanas, Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto i due scafisti a distanza di pochissime ore dall’approdo della nave italiana.
Grazie alle testimonianze dei migranti, così come quelle rese dalla madre appena sbarcata e condotta in ospedale per accertamenti, è stato possibile accertare quanto accaduto. La donna di origini somale si trovava a bordo di un’imbarcazione in legno e durante la traversata ha spontaneamente partorito. A bordo vi era un sedicente medico ed alcune migranti che hanno assistito la puerpera durante il parto. Il bambino non appena nato aveva difficoltà respiratorie e nonostante il soccorso avvenuto 30 minuti dopo il parto, dopo poche ore cessava di vivere per arresto cardiocircolatorio.
Dopo aver appurato che l’evento morte del neonato non fosse collegato con la condotta degli scafisti, gli investigatori si concentravano nel ricercare gli scafisti ed in questo caso sono stati individuati 2 cittadini eritrei. La presenza, esclusivamente, di cittadini eritrei a bordo della barca sottoposta ad indagine, rende particolarmente difficile l’individuazione degli scafisti poiché i migranti della stessa nazionalità temono ritorsioni in caso di dichiarazioni testimoniali rese alla Polizia.
Con professionalità e determinazione gli operatori di Polizia, dopo meno di 6 ore dall’avvenuto approdo e sbarco dei migranti, hanno individuato gli scafisti responsabili di aver condotto la barca in legno previ accordi con i membri delle organizzazioni libiche.
Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa competente territorialmente.
Nel 2017 sono 56 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.