“La rotatoria di piazza Libertà ha creato, e non poteva essere altrimenti, tutta una serie di polemiche tra i cittadini ragusani. Come movimento Territorio, ci rammarichiamo per il fatto che l’attuale amministrazione comunale non abbia voluto seguire le indicazioni contenute nell’elaborato progettuale già confezionato dalla precedente Giunta
e che contemplava l’eliminazione del parcheggio auto, la creazione di un’isola pedonale e una dimensione senz’altro più a misura d’uomo dell’intero spazio urbano. Prendiamo atto favorevolmente, d’altro canto, delle dichiarazioni rese in queste ore dal soprintendente Calogero Rizzuto il quale, a dispetto di quanto portato avanti dall’esecutivo di Piccitto, intende comunque vincolare il sito ed eliminare la presenza di vetture e motocicli. Anche perché in presenza di un parcheggio sotterraneo a poche decine di metri, quello di piazza del Popolo, non si capisce perché ci si debba ostinare sempre di più a prendere una direzione che non favorisce la crescita della pedonalizzazione dei luoghi simbolo della nostra città, così come è stato per via Roma, piazza San Giovanni, piazza Poste o nella zona ricettiva di via Coffa”. A dirlo il portavoce cittadino del movimento, Emanuele Distefano, con il responsabile degli enti locali, Michele Tasca. “Ci chiediamo, in ordine ai lavori in fase di attuazione – continuano Distefano e Tasca – che fine abbia fatto l’albero di carrubo che, ormai, era entrato a fare parte dell’immaginario collettivo dei ragusani e che, come gli stessi ricorderanno, aveva creato qualche apprensione, anni fa, per il fatto che non riusciva ad attecchire. Ritornerà al suo posto? Sarebbe, poi, necessario che l’attuale amministrazione comunicasse come intende procedere e, soprattutto, se dobbiamo attenderci altre sorprese nella gestione della viabilità cittadina. Inoltre, sempre a questo proposito, e visto che si sono voluti accelerare i tempi legati alla creazione di una rotatoria che si presuppone voglia regolamentare la viabilità cittadina in alcuni punti nevralgici del territorio comunale, non si capisce perché resti ancora un manufatto provvisorio quella di via Di Vittorio all’incrocio con via Epicarmo e su cui, già nei giorni scorsi, eravamo intervenuti con una serie di sollecitazioni, senza peraltro ottenere risposte. Infine, visto che ormai mancano pochi mesi al dissolvimento di questa infelice esperienza amministrativa per i ragusani, chiediamo alla giunta Piccitto, per il prossimo futuro, di astenersi dal compiere qualsiasi altra scelta per evitare di intercettare nella maniera sbagliata, come finora è accaduto, le esigenze dei ragusani”.