E’ tornata nella Casa del Padre, Suor Celina. Mercoledì pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere nella sua stanza del Monastero delle Benedettine di Modica. Una vita spesa per i giovani, maestra di tantissime generazioni che hanno accolto con grande dolore la dipartita. Era novantenne e da qualche anno soffriva. Per il sottoscritto è stata la prima e vera educatrice, ruolo svolto con intensità, passione, fede e soprattutto con gioia. Tutti noi la ricordiamo con la sua fisarmonica ad allietare momenti di ricreazione. Tutti noi, nonostante per anni ci fossimo allontanati dalle frequentazioni del Monastero, non abbiamo mai cancellato il viso sorridente e accogliente di Suor Celina. Quando la incontravo continuava a chiamarmi come faceva da piccolo “Saruccio” ed andava a prendere una mia foto insieme con mio fratello Giovanni che poi mostrava orgogliosamente a tutte le consorelle. “Io mi sento la loro mamma, loro sono miei figli”, amava aggiungere. Tutti noi, cresciuti alla “sua corte”, per quanto possibile, abbiamo preferito affidare i primi elementi educativi dei nostri figli a Lei e alle sue consorelle.
Originaria di Gela, sin dall’età minore era stata destinata dalla famiglie alle Benedettine ed aveva affrontato gli studi proprio a Modica e poi aveva vissuto la clausura. Da qualche giorno non si alimentava più.
Se ne va una religiosa con la Erre maiuscola, un dono di Dio per noi ex giovani che manterremo sempre il suo ricordo.
Venerdì mattina i funerali, alle 10, nella Cappella del Monastero in Via San Benedetto da Norcia. Subito dopo i familiari trasferiranno la salma nel cimitero di Gela. Io ci sarò!
Suor Celina, in una foto di due anni fa(la prima da destra)