L’Associazione Pericentro incontra i residenti del Villaggio Primavera in contrada Serramontonte a Ragusa

L'incontro con i residenti del villaggio Primavera

L’attività dell’associazione Pericentro non si ferma. E domenica pomeriggio il gruppo dirigente, anziché andare al mare, ha deciso di incontrare i residenti del villaggio Primavera in contrada Serramontone, lungo la Ragusa mare. Anche questa è stata una assemblea molto partecipata e piena di spunti interessanti arrivati direttamente dalla base,

cioè da chi vive i disagi. “Siamo messi in una strategica posizione di ascolto – dice il presidente di Pericentro, Giuseppe Calabrese – tesa a rivendicare i disservizi al sindaco Piccitto che in questi quattro anni di amministrazione nulla ha fatto per le contrade. Siamo, comunque, propositivi nel chiedere di programmare per iscritto una serie di interventi al prossimo sindaco della città. E quello che comunque non possiamo fare a meno di riscontrare, è l’interesse dei cittadini perché è tornata la politica tra la gente, quella dell’ascolto e non dei like come, invece, qualcuno sembra prediligere. Basti pensare che sono oltre 500 le iscrizioni alla neonata associazione in appena due mesi di vita. Un risultato che si commenta da solo”. Il presidente Peppe Calabrese e tutti i componenti del direttivo si ritengono soddisfatti per l’inaspettato traguardo e l’entusiasmo che il confronto con le persone riesce a suscitare. I problemi riscontrati al villaggio Primavera riguardano la messa in sicurezza all’altezza dell’uscita sulla Sp 25 Ragusa mare. Una circostanza che sarà fatta presente al Libero consorzio comunale durante la prossima riunione che si terrà sull’argomento. Altri problemi riguardano la mancata pulizia delle strade, la necessità di installare dissuasosi di velocità per evitare che moto e auto scorrazzino a velocità assurde. Serve, inoltre, qualche specchio e una piattaforma agibile laddove oggi sono posizionati i cassonetti della spazzatura. “Noi insisteremo anche in questa zona di recupero per avere acqua e fogna – sottolinea Calabrese – consapevoli di avere qualche difficoltà in più per ottenere la concretizzazione del progetto considerata la distanza dai centri abitati. Ma questo non ci fa demoralizzare. Sappiamo che anche qua è possibile intervenire. La lamentela comune in tutte le contrade ha a che vedere con i tempi che si rendono necessari per ottenere una autobotte di acqua. Oltre un mese non è degno di una città civile. Continueremo il nostro lavoro e a settembre presenteremo il nostro comitato unico delle contrade. La nostra è una associazione nata per unire all’insegna della risoluzione dei problemi comuni”.

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