Continua la serie di disservizi nell’ambito dell’Azienda Sanitaria di Ragusa. Adesso è toccato al servizio di riabilitazione di fisiokinesiterapia di Ispica, svolto fino a poco tempo fa presso la palestra di via Giovanni Amendola, sospeso a seguito di un intervento ispettivo dei NAS nel mese di aprile, in cui si è rilevato che l’immobile non è a norma dal punto di vista della sicurezza e degli impianti.
Non ha avuto esito positivo neanche la messa a disposizione da parte del Comune di Ispica di alcuni locali, per risolvere temporaneamente il problema.
Una delegazione della Cgil, composta dalla Segretaria Generale dello SPI Roberta Malavasi, dal Segretario Provinciale della F.P. Cgil Salvatore Schembari e dal responsabile della Camera del Lavoro di Ispica Carmelo Boncoraglio, ha verificato ieri sul luogo la situazione.
Quello che si vuole sapere è come mai da aprile ad oggi il Direttore Generale Aricò non è riuscito a trovare una soluzione, tenuto conto che questo servizio è essenziale per l’utenza locale, composta in buona parte da persone anziane che non possono subire il disagio di essere dirottate in altri comuni limitrofi.
Ci chiediamo inoltre per quale motivo, in questi suoi tre anni di gestione della sanità iblea, il manager dell’Asp di Ragusa non ha posto tra i suoi obiettivi, come prioritario, un piano di manutenzione e di verifica degli stabili dei distretti territoriali, che rischiano di essere chiusi come la palestra di Ispica.
Infine chiediamo alla Direzione Generale dell’ASP di Ragusa di onorare l’impegno assunto con comunicazione del 2 giugno scorso, quindi ad un mese e mezzo di distanza, in cui dichiarava che avrebbe ricercato soluzioni alternative che permettano di garantire la continuità del servizio per la popolazione di Ispica.