Sulle note di “Io vagabondo”, è stata intitolata sabato, 5 agosto, la piazzetta comunale di via Torricelli ad Augusto Daolio, leader storico dei Nomadi prematuramente scomparso nel 1992, alla presenza dei componenti della band e di molti fans del Gruppo Sempre Nomadi Ragusa.
A svelare la targa d’intitolazione l’assessore comunale Nella Disca e Beppe Carletti, cofondatore insieme a Daolio dei Nomadi nel 1963. Entrambi hanno rimarcato l’alto profilo culturale di Augusto Daolio, che oltre ad essere un musicista ed un cantante, era anche poeta, pittore, impegnato in campo sociale ed umanitario. “Mi piace definire Augusto come un artista a 360°”, ha detto Beppe Carletti, ringraziando l’amministrazione comunale per avere dedicato uno spazio pubblico ad una figura importante della storia della musica italiana. L’assessore Disca ha anche ricordato come i Nomadi abbiano segnato intere generazioni nella loro lunghissima carriera , circondati sempre da tanto affetto ed entusiasmo, privati purtroppo troppo presto della figura di Augusto Daolio.
Grande gioia e soddisfazione per l’evento ha espresso Gianni Longo a nome del Gruppo Sempre Nomadi Ragusa. Era presente all’inaugurazione Salvo Giordano, componente dell’associazione “Augusto per la Vita “, fondata dopo la morte di Daolio, che ha letto una lettera di saluto e ringraziamento scritta dalla compagna di Daolio, Rosanna Fantuzzi, presidente dell’associazione . “ Grazie a tutti quelli che hanno contribuito perché questa intitolazione si realizzasse, questo ricordo rimarrà davvero nel tempo a testimonianza di quell’affetto straordinario sempre vivo – scrive Rosanna Fantuzzi – Augusto con il suo canto, con la sua arte ha scritto alcune pagine della vita per tanti di noi, certamente ha scritto la sua lettera d’amore al mondo. Grazie di cuore da parte mia e di tutta l’associazione Augusto per la Vita che si prefigge lo scopo di finanziare la ricerca oncologica aiutando quella vita che a lui è mancata troppo presto, ma anche quello di far incontrare Augusto attraverso aspetti meno conosciuti”.
Il sito, dopo la cerimonia d’intitolazione, è stato benedetto da padre Salvatore Cannata, che ha anche testimoniato il suo interesse fin da ragazzo per la band italiana, tra le più amate e seguite dal pubblico.